A poca distanza dalla cattedrale e dai maestosi corsi ottocenteschi della città, tre locali soppalcati, ben illuminati da grandi vetrine e luci alogene, costituiscono il mutevole scenario di eventi espositivi sempre di grande qualità ed interesse e che non di rado vengono replicati in altre città italiane o europee. Una galleria che svolge un ruolo culturale di primissimo piano ed importanza, in una città in cui senza dubbio esiste da alcuni anni un fermento culturale fra i più vivaci della Sicilia, e questo grazie, come in questo caso, anche alla
progettualità dinamica ed illuminata di alcuni privati.
Abbiamo incontrato Rosa Anna Musumeci nelle sua galleria di Catania.
Da quanto tempo ha iniziato questa attività?
Dal 1996; pertanto 4 anni di attività….ma altrettanti di gestazione.
Quali sono i criteri di fondo nella scelta degli artisti su cui puntare?
L’opera stessa, con la sua forza innovativa, sia sul piano estetico che dei contenuti, rappresenta fedelmente la capacità dell’autore. Pertanto è importante l’incontro con l’artista nel suo studio. Ciò rappresenta ancora uno dei criteri più validi per conoscere la ricerca artistica.
E’ importante poi il frequente contatto con gli addetti ai lavori in Italia ed all’estero. Accolgo di solito con interesse le segnalazioni degli esperti più accreditati, anche se poi scelgo in piena autonomia.
Di solito so che posso fidarmi degli artisti che sono consapevoli dell’obiettivo da raggiungere. Di quelli vivaci intellettivamente, informati, capaci di sperimentare con originalità; che si mettono in gioco lavorando tenacemente, con continuità, e che evitano imitazioni e furberie.
Quali sono i suoi prossimi progetti?
Gli attuali progetti espositivi della galleria Artecontemporanea di Catania, comprendono anzitutto la rassegna d’arte ‘Duetti’ che ha avuto inizio nel 1999 e che si concluderà nel 2001, e che è stata da me curata insieme ad Antonio Arévalo. Le 10 bipersonali di cui consta la Rassegna, -nel complesso quindi 20 artisti in mostra nell’arco di un triennio- sono state presentate da altrettanti curatori -tutti italiani ad eccezione della slovena Aurora Fonda- che sono stati ospitati in Sicilia insieme agli artisti. Le esposizioni che saranno inaugurate a Catania il 20 ottobre e il 18 novembre 2000, e quella prevista per il 10 febbraio 2001 saranno riproposte in dieci diverse gallerie italiane.
La galleria La Corte Artecontemporanea di Firenze, il 23 settembre scorso, ha ospitato le opere degli artisti della prima mostra della rassegna, che si tenne a Catania nell’ottobre del 1999. Le altre andranno avanti sino a tutto il 2001.
I progetti, in corso di perfezionamento, sono tanti. Tra questi una mostra a Lubiana, in Slovenia, ed altre in preparazione con alcune interessanti gallerie italiane: tra queste Cannaviello e Oddi Baglioni.
Sul piano internazionale sto perfezionando il progetto di
scambio/mostre con due galleriste di Spagna ed Austria. E nel frattempo seguo i progetti ideati dall’associazione culturale per la scuola: trovo che sia importantissimo da un lato sensibilizzare i bambini attraverso la conoscenza al rispetto del patrimonio artistico esistente.Guidarli verso la creatività contemporanea. In galleria saranno presentati dagli stessi autori libri di critica d’arte. Ciò mi permette di tenere la galleria sempre viva.
Quale è la situazione per l’arte contemporanea a Catania in questo momento?
Negli ultimi anni la città di Catania ha vissuto un certo “risveglio”, che è confermato dalla nascita di due nuove gallerie. Adesso, è iniziata la costruzione del Museo d’Arte Contemporanea. In questo clima positivo, si sono formati gruppi di persone e di politici che hanno
prodotto numerosi eventi culturali. Creando certamente attenzione verso l’arte, anche se in modo discontinuo a causa di assenza di programmazione, e di metodo progettuale. A mio parere, alcune delle scelte fatte da Comune e Provincia, hanno evidenziato i punti “deboli” di alcune delle mostre acquisite a “caro-prestito”. Attualmente il “clima” culturale è abbastanza “vivace”, a
fronte di investimenti ulteriormente ridotti.
Le difficoltà di una galleria privata che conduce un progetto di grande profilo culturale, senza alcun sostegno da parte delle istituzioni.
La Galleria opera all’interno di una associazione culturale non profit, pertanto il guadagno non è il suo obiettivo primario. Anzi è per molti versi la condizione più favorevole per operare le proprie scelte nella
massima libertà. Certamente è auspicabile che in futuro si traggano dei guadagni dalle attività promosse dalla Galleria in modo che possa sostenersi in modo ancora più autonomo e con meno sacrifici personali, che sono tantissimi. Con maggiori possibilità finanziarie migliorerei il mio rapporto con la comunicazione per esempio. E poi poter gratificare meglio economicamente i curatori e tutti quelli che mi aiutano molto generosamente. In ultimo potrei produrre progetti con
collegamenti internazionali e nazionali di sempre maggiore importanza.
Esiste il collezionismo di arte contemporanea a Catania?
L’esperienza via via acquisita ha ridotto l’impatto con le difficoltà con le quali mi misuro giornalmente. Sono aumentate invece le idee e le proposte di lavoro e conseguentemente il numero dei progetti da realizzare. Il vero problema è riuscire a fare in tempo, tutto quello che ci si è prefisso di fare. Sono arrivate finalmente le
gratificazioni avendo centrato alcuni tra gli obiettivi più importanti: il lavoro svolto a Catania è stato riconosciuto sul piano nazionale; l’attenzione di curatori e gallerie verso la ricerca giovane in Sicilia; la migliorata sensibilità del pubblico che frequenta la
galleria, e la crescita dell’interesse al collezionismo.
Ugo Giuliani
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E' interessante questo fenomeno delle gallerie dirette da donne che è una realtà sempre più in espansione nel sud d'Italia a quanto mi dicono...
Carissima Rosa Anna,
ho avuto una grande rivelazione apprendendo per la prima volta via "exibart.com" un canale potente di comunicazione artistica che a Catania esiste una gallerista da 4 anni capace di "esporre" uno spazio inesistente e di farlo circolare nello "spazio reale" presentandolo in altri spazi d' arte reali.
Vorrei conoscerTi e conoscere ancora di più il Tuo lavoro che sfiora il mio in molti punti capitali tra cui per primo l' esclusione del fine di lucro (cardine della mia visione del mondo dell' arte attuale).
Se mi segnalassi dove poter raggiungere il Tuo "spazio inesistente" verrei certamente a prendere contatto con il "mondo che Tu vai creando con il supporto dei Tuoi giovani amici artisti.
Saluti cordiali e un "a presto"?
dachi'
T. 0033674593200
F. 0033493466650
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