22 febbraio 2001

Alle Papesse per imparare a montare una mostra!

 
Nel museo senese, che primeggia nel sondaggio sui centri d’arte contemporanea italiani, ci si aggira tra curatori indaffarati e artisti impolveratissimi e impegnati a montare le loro opere per la imminente mostra. Normalissimo se non fosse per il fatto che il tutto è aperto a chi voglia partecipare e, perché no, aiutare…

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Scatoloni enormi, dappertutto. Miriadi di televisori, proiettori, videoregistratori. Divani e anche letti e materassi. Tappeti multicolore dialogano con soffitti dove qualcuno, appollaiato su un’impalcatura, sta incollando motivi armonici e inquietanti di colore ocra e beige. Su un mezzanino una ragazza incolla delle gigantografie che, forse, rappresentano lei stessa collocata in un paesaggio immaginario. Dal secondo piano del palazzo si vede il livello inferiore dove, un’altra ragazza, sempre bionda e sempre giovanissima, dipinge di colori confetto dei supporti di legno che, forse, manterranno delle teche di vetro.
Durante tutta questa settimana il Palazzo delle Papesse di Siena è il cantiere dell’arte. La mostra ‘Le repubbliche dell’Arte: Germania’ inaugurerà solo sabato pomeriggio ma durante tutti i giorni precedenti il museo è aperto ai curiosi, agli appassionati, ai turisti che hanno voglia di capire o di provare a capire come si costruisce una mostra.
Cosa ha simboleggiato la Germania del dopo ’89? Quale è stata la metafora che ha accompagnato i tedeschi a partire dalla caduta del muro e dalla riunificazione? Il cantiere, il rinnovamento e la ri-costruzione. Ecco l’intento dei curatori: calare i visitatori all’interno di questa atmosfera precaria ma positiva, caotica ma produttiva. Le Papesse potrebbero essere una porzione di Postdammer Platz durante i lavori, un angolo del Raichstag prima del restauro completato da pochi mesi o ancora uno dei padiglioni della fiera di Hannover una paio di giorni prima dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale.
Bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi perché gli scatoloni sono le opere d’arte in questa fase, capolavori che non si vergognano a mostrarsi con il loro abito da viaggio. Le bolle d’accompagnamento diventano le didascalie e recano nomi suggestivi: “MITT: Gall. C. Capitain, Kholn” oppure “Gall. Ghunther, Hambourg”.
Il tempo non è molto fino a sabato, artisti e curatori sono nel palazzo giorno e notte, alcuni visitatori chiedono di aiutare e vengono accolti.
Tutta la fase di “pre-opening” di questi giorni viene ripresa, con la supervisione di Alessandra Galletta, da My-TV (la web.tv partecipata dal gruppo Rcs) e sarà presentata all’ingresso della mostra una volta inaugurata. La settimana di allestimento diventerà dunque parte integrante dell’esposizione.

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Papesse.org

massimiliano tonelli


Palazzo delle Papesse, Via di Città 126. tel. 0577 47920, ore 12 – 19. papess@comune.siena.it, £ 9000/6000. Pre-opening fino al 23 febbraio.
*in foto particolare dal video di Alexander Gyorfi

[exibart]

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