24 aprile 2001

Candidato sindaco a Siena: chiudo il Palazzo delle Papesse

 
Siena ha costruito in due anni il miglior centro d’arte contemporanea italiano ma il candidato sindaco Massimo Fabio sembra non saperlo. Le Papesse organizzano una raccolta di firme, Exibart una raccolta di email…

di

Uno strumento informativo sull’arte prestigioso come il nostro dovrebbe forse astenersi da logiche di parte, specie in periodo di campagna elettorale; quando è la politica, però, ad intromettersi nel mondo della cultura in maniera pericolosa ci sentiamo costretti ad intervenire.

La notizia (apprendiamo da La Nazione di domenica, pag. 11, cronaca di Siena) è che un candidato sindaco per le imminenti elezioni si è preso la briga di iniziare la campagna elettorale annunciando che, in caso di vittoria, farà interrompere l’attività di un museo. Per sostituirlo con un altro.
A Siena, nella città dove è nata la pittura moderna grazie ai geni di Duccio, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, l’idea dei Nuovi Amministratori è che per fare un museo bisogna disfarne un altro. Il candidato sindaco della città del Palio crede che la cultura vada per sostituzione? Crede che…meglio un po’ ma non troppa? A Parigi – ci chiediamo – hanno forse chiuso il Louvre per sostiruirgli il Musée d’Orsay?
Il fatto si fa ancor più preoccupante se pensiamo che l’aspirante sindaco Massimo Fabio vorrebbe chiudere niente meno che il Palazzo delle Papesse, sostituendo al notissimo centro d’arte senese un ‘Museo della civiltà senese, del Palio, delle Contrade’.
Sappiamo i nostri lettori essere informatissimi, a differenza del Fabio, sull’importanza nazionale ed internazionale che, in soli due anni di vita, le Papesse hanno raggiunto. Non ci cimenteremo pertanto in una interessante ma ‘già letta’ enumerazione dei successi che questo museo ha raggiunto, diventando punto di riferimento insostituibile e patrimonio del sistema italiano dell’arte.

Ci occuperemo invece di scorrere velocente le motivazioni, spesso grottesche, che il Fabio adduce per motivare lo scellerato programma culturale di cui è primo firmatario. A queste dichiarazioni contrapporremo la verità, i fatti.
Fabio dice di creare un Museo del Palio per restituire lo spazio espositivo ai senesi. La situazione reale è che ogni contrada – dunque ogni senese e ogni contradaiolo – ha da sempre un suo museo (diciassette eccezionali e imperdibili gioielli): un eventuale Museo del Palio, se mal concepito, potrebbe dunque fare solo il gioco dei tanti giapponesini che affollano la meravigliosa Città. Fabio dice che l’arte deve avere un rapporto con l’architettura dimenticandosi che tutte le mostre allestite alle Papesse hanno come tema di fondo il rapporto con la sublime architettura nella quale sono ospitate: il palazzo rinascimentale concepito dal genio di Bernardo Rossellino. Fabio dice che a Siena non si valorizza la produzione artistica locale, ma forse non è stato alla mostra ‘Pianeti’ allestita qualche tempo fa alle Papesse per proporre tutto il meglio della produzione artistica di Siena; forse non sa che, oggi, uno di maggiori artisti giovani è Loris Cecchini che vive a Milano ma che è senese di origini e formazione scolastica; forse non è venuto a sapere, il candidato, che a Siena qualche settimana fa è arrivato un certo Szeemann – direttore della Biennale di Venezia – che su invito delle Papesse ha visitato gli studi di tutti i giovani artisti senesi. Fabio, e qui chiudiamo, afferma che l’attività delle Papesse è troppo distante dai cittadini, probabilmente non ha sentito parlare dello straordinario e inesausto lavoro didattico che il museo predispone da sempre presso ogni scuola di Siena, con l’obiettivo di avvicinare all’arte finanche i più piccini.

E intanto a Roma un altro aspirante (Antonio Tajani, Forza Italia) dichiara che in caso di vittoria bloccherà una delle più controverse ma interessanti operazioni architettoniche che sono in corso nella capitale: la costruzione del nuovo involucro dell’Ara Pacis, progettato dal noto architetto statunitense Richard Meier.

I sondaggi, per quanto possa contare, indicano in entrambe le città un elettorato orientato verso la bocciatura di queste cervellotiche istanze. Auspichiamo che sia il verdetto definitivo delle urne – non solo un sondaggio – a decretare la sconfitta di chi si azzarda a minacciare l’arte e la cultura.

massimiliano tonelli

RACCOLTA FIRME – inviate una mail di disapprovazione sulla censura dell’arte contemporanea cliccando papesse@exibart.com



Per tutti gli articoli e recensioni sulle mostre allestite al Palazzo delle Papesse digitate pure Papesse in alto a sinistra nel nostro motore di ricerca. Per visionare il sondaggio sui centri d’arte contemporanea che ha visto vittorioso il Palazzo delle Papesse: SONDAGGIO


[exibart]

280 Commenti

  1. Già è una cosa riprovevole che nei musei siano custodite opere
    che non vengono esposte: Chiuderene uno o comunque un luogo di cultura è un
    atto di inciviltà
    e di arroganza
    Cordiali saluti

  2. Ritengo che il Palazzo delle Papesse non vada chiuso, per nessuna ragione.
    In ogni caso mi piacerebbe conoscere le motivazioni alla chiusura portate
    dal candidato in questione.
    Cordiali saluti.

  3. Open!. No alla chiusura del Palazzo delle Papesse.
    E’ stata la mia tenda e il mio cuscino quando Siena non mi diceva piu’ niente…

  4. Non chiudete le Papesse. Spero vivamente che il candidato sindaco, qualora vincesse, non intenda veramente chiudere un centro di tale importanza come il palazzo delle papesse sienese.
    Auguro a tutti voi un buon lavoro nella speranza che la divina provvidenza salvi il palazzo.

  5. La sottoscritta, Consuelo Valenzuela, CHIEDE che non venga chiuso il centro di
    arte contemporanea del palazzo delle Papesse a Siena.

  6. E’ veramente sconcertante riscoprire quotidianamente come l’ignoranza mieta
    vittime.
    La cultura (intesa come capacità di analisi e decodificazione dei segni e
    dei linguaggi) è patrimonio di pochi poiché questo sembra essere il volere
    rozzo di una classe dirigente ignorante improntata esclusivamente sul bieco
    profitto.

    FIRMO CONTRO LA CHIUSURA: Emanuela Drago Genova

  7. Si aprono i Supemercati e si chiudono i Centri d’Arte Contemporanea….
    NOOOOOOOO!!!!
    Non chiudete il Centro d’Arte Contemporanea di Siena!!!!!!

    Luisa Pianzola
    giornalista, laureata in storia dell’Arte

  8. Io sottoscritto Tullio Pacifici, residente in -Milano, sostengo la raccolta
    firme per dire NO al candidato sindaco di Siena che vuole chiudere il
    Palazzo delle Papesse di Siena.

    Tullio Pacifici

  9. Papi e papesse.

    Egregi,

    non conosco i termini della disputa, ma x principio, ogni “centro di interesse culturale” rientra nella ricchezza della comunità sociale, quindi deve sopravvivere.

    Esprimo dunque la mia solidarietà per la Vs. nobile iniziativa.

    Saluti
    Andrea Bazzani

  10. Confesso di non aver mai visitato il centro e il mio è un sostegno a scatola chiusa, ma, vista la scarsità e la marginalità in cui si vogliono relegare iniziative che promuovano arte e operino un contatto culturale, senza il costante dominio del mercato o della cultura da salotto radical-chic, non posso esimermi dall’aderire alla raccolta di firme.
    E’ poca cosa, ma spero
    che servirà.

  11. non possiamo lasciarci derubare di ogni cosa non possiamo permettere che tutto succeda in silenzio non stiamo dormendo e se la vita a volte ci distrae per fortuna c’è qualcuno che veglia per noi pronti a rispondere

    lasciate vivere gli spazi che permettono di crescere e comunicare!

  12. aderisco alla raccolta di firme per il palazzo delle papesse marisa cagliostro storico d’arte e docente universitario

  13. Egregi Signori,

    Non capisco perchi in Italia esistano persone che, invece di favorire e ingrandire le strutture adibite a esposizioni d’arte contemporanea, pensino addirittura di chiudere quelle esistenti che funzionano pure bene!
    All’estero tutto questo non avrebbe senso…ma,
    appunto siamo in italia…

    Spero tanto che i cittadini ci pensino bene e non votino questo candidato!

    Cordiali saluti

  14. cos’è questa assurdità!!!!??????!!!!!!!
    per una volta che esiste un polo interessante in arte! E’ assurdo che si pensi di chiudere un’iniziativa che sta dando un respiro alla visibilità di nuovi percorsi d’arte!

  15. Quello che ho appena letto è Assurdo!! Ogni motivazione apportata è infondata! bloccare una struttura emergente, così carica di energia e passione per l’arte e la sua diffusione è arrestare la crescita culturale e critica dell’intera città e non solo!! Ma l’Arte fa ancora così tanta paura???
    Per chi vuole che nulla cambi , si

  16. Questo canditato sindaco sembra proprio essere stupido e fazioso, ma è altrettanto fazioso affermare http://www.exibart.com/IDnotizia2478.htm) che “uno di maggiori artisti giovani è Loris Cecchini “. Il fatto che “un certo Szeemann” sia andato al museo non è poi così qualificante se è vero che questo direttore intende portare alla biennale di Venezia il gruppo della Cracking Art. Cosa sia l’arte contemporanea è
    sempre più difficile dirlo se le tesi non vengono sostenute da motivazioni critiche inappellabili e gli artisti, quindi, sostenuti dalle lobby.

  17. Ieri, a caldo, sul tema Papesse ho espresso il mio allarmato parere perentoriamente contrario alla chiusura del Centro. Oggi, a freddo, dico questo: per un imbecille (sì, è vero, purtroppo ce ne sono sempre di più) che vuole chiudere il Centro, ci sono tante persone sensate che, anche se non appassionate cultrici d’arte contemporanea, capiranno l’anacronismo e la pochezza dell’iniziativa.
    Quindi, ribadisco il mio fermo no alla chiusura, ma sono anche un po’ più tranquilla. La gente non è così sprovveduta come si pensa. E, soprattutto, viaggia di più, conosce di più il mondo (e spero che abbia sempre più modo di vedere che cosa si fa, all’estero, per l’arte, antica o contemporanea che sia).

    Luisa Pianzola
    giornalista

  18. ci sembra una notizia pazzesca !!

    Il Muba Museo dei Bambini di Milano esprime il suo totale dissenso di fronte
    a questa proposta .

  19. Questa è la nostra adesione alla raccolta firme contro la chiusura del Palazzo delle Papesse uno dei luoghi italiani per la ricerca sull’arte più importanti.
    auguri

  20. Ecco come richiesto la firma per cercare di evitare che possa nuovamente
    accadere che il patrimonio artistico della nazione venga pian piano tolto ai
    legittimi proprietari:i cittadini italiani.

  21. Mi associo alla contestazione, relativa alla non chiusura del Palazzo delle Papesse di
    Siena, in quanto, anche a me, risulta essere il migliore centro d’arte contemporanea in Italia

  22. Il proposito di chiudere un centro di così recente apertura , ben avviato e con un buon successo di pubblico e di critica mi sembra assurdo. Ma chi è il genio che l’ha proposto? Non fate del male alla citta’ e alla cultura. Non chiudete il centro per l’arte contemporanea di Palazzo delle Papesse!!

  23. Perché date tanto risalto ai propositi di un candidato fin qui sconosciuto
    con il risultato di fare il suo gioco di provocazione qualunquista senese et
    di mettere in luce il suo nome senza alcun merito?

  24. La chiusura di un Museo è sempre un crimine qualsiasi sia la sua giustificazione. U Fabio non solo denuncia il proprio provincialismo e la sua totale incompetenza sia della città che della cultura ma distrugge anche il buon nome di Siena a livello nazionale ed internazionale.
    NO quindi alla chiusura del Palazzo delle Papesse . ed un appello ad i veri senesi amanti della propria città , non votate un simile candidato,

  25. Je suis tout-à-fait scandalisée par la position prise par M. Massimo Fabio quant à la fermeture envisagée du Palazzo delle Papesse.

    L’art est une donnée essentielle du développement culturel de chaque individu et son expression doit être respectée et soutenue dans toute démocratie digne de ce nom.
    L’art contemporain est forcément fragile et réclame une attention soutenue de la part de tous nos édiles.

    Espérant que le bon-sens reprenne ses droits.

    Cordialement.

  26. >…per restituire lo spazio espositivo ai senesi

    Non credo che ci sia bisogno di una raccolta di firme per esprimere
    disapprovazione nei confronti di un’idea simile: credo che la proposta si
    commenti da sola.
    Ma visto che certe volte l’evidenza non basta, l’appoggio all’iniziativa mi
    sembra quanto meno doveroso!

  27. Ritengo che Il Palazzo delle Papesse funzioni come centro di cultura e di ricerca e sia un momento molto importante nella vita culturale non solo di Siena ma di tutto il paese; non si tratta di un fatto locale, ma di un patrimonio nazionale che come tale va salvaguardato

  28. Tempi bui quando si vede nella cultura nulla più che un peso di cui disfarsi!
    Il Palazzo delle Papesse è un’importante risorsa per Siena e volerlo chiudere è segno di inciviltà.

  29. Io credo che l’elettorato non potrà non tenere in debito conto l’astrusa , inutile, pretestuosa e dannosa idea di questo Messer Fabio che ha tanto a cuore l’arte contemporanea, non meno della città per la quale è candidato a primo Cittadino. Una città come Siena ha proprio bisogno di personaggi attenti, sensibili e culturalmente preparati come lui! L’abitare a Roma non mi solleva dall’indignazione verso l’ignoranza e la tracotanza di simili proposte e sento la necessità con questa mia di sottolineare la mia riprovazione e il mio sdegno verso chiunque non abbia a cuore le sorti dell’arte e non capisca la centralità dell’operato fin qui svolto dal Centro d’arte contemporanea delle Papesse.

  30. Avete tutta la mia solidarietà perché continui l’attività al Palazzo delle Papesse a Siena abbasso l’oscurantismo della politica verso l’arte

  31. Questa cosa mi ricorda la storia di un tale che, quando sentiva parlare di cultura, portava la mano alla pistola…
    Sembravano tempi passati, sarebbe bene fare attenzione – e gesti concreti – perchè lo rimanessero.
    Raccogliere firme e mail va bene, magari dare il voto ad un altro?

  32. Sostenendo le Papesse
    P roteggiamo il nostro patrimonio
    A nche quello moderno
    P erché noi apparteniamo a questo secolo
    E sarebbe folle
    S olo pensare di chiudere uno
    S pazio come Palazzo delle Papesse
    E terribilmente rischioso…

    Avete la mia solidarietà

  33. sono contraria alla chiusura del palazzo dellle Papesse. Ho assistito l’annno scorso a diverse conferenze al dAMS e aModena che vedevano la partecipazione del direttore del museo e penso che un progetto del genere sia ammirevole in un paese che in realtà riserva davvero poco spazio all’arte contemporanea

  34. la notizia della possibile chiusura del palazzo delle papesse mi scandalizza, sopratutto perchè questa “chiusura” viene utilizzata come strumento politico per accreditarsi il consenso dei senesi e la disapprovazione di tutti gli altri, anche la mia.

    L’ARTE E’ DI TUTTI e deve essere libera.

    Spero tanto che questa raccolta di mail possa servire.
    ciao

  35. museo del palio o papesse?
    Pur avendo frequentazioni quasi quotidiane con l’ignoranza politica, questa storia di un museo del palio in vece di Papesse sa di pesce d’aprile tardivo. Restituire ai senesi lo spazio espositivo?
    E’ uno scherzo

  36. non chiudete le papesse
    volete chiudere prima che tanti possano vedere almeno una volta quello che si può fare per arte, cultura, turismo, rinnovamento e soprattutto testimonianza contemporanea-civiltà! Da dove nasce questa barbarie antistorica, antiuomo?

  37. vietato chiudere
    Vi scrivo dalla Germania,
    ho saputo della chiusura del centro di cultura artistica di siena “Le Papesse”

    sarebbe un grave errore chiuderlo,
    sarebbe ancora una sconfitta per la cultura contemporanea italiana
    ne abbiamo subito gia´molte

    coraggio

  38. cari amici,
    invio questa e mail in favore del vostro appello affinchè il palazzo delle Papesse di Siena ,non venga chiuso.
    ho visto che il candidato sindaco è del centrodestra.
    io vivo a PISA,e sono pittore dal 1996.
    ho partecipato a due biennali per giovani artisti promosse dal comune di PISA centrosinistra)con il patrocinio della TESECO per l’arte che collabora con il palazzo delle PAPESSE.
    BENE sono state due manifestazioni false e in malafede,come minimo.
    non perchè mi abbiano escluso,o perchè non fossero di qualità artistica,ma perchè si sapeva già prima chi vinceva ecc….
    amici degli amici ecc…
    è questa la politica culturale che vi ripromettete di portare avanti?
    io firmo questo appello perchè sono superiore alle vostre meschinità,almeno a quelle di PISA.
    non conosco la realtà senese.
    eppoi sono per la libertà ma quella vera ,non quella demagogica.
    voi avete avuto la possibiltà di aiutarmi, e non l’avete fatto.
    aspetto una vostra risposta.
    ditemi se avete ricevuto questa e mail

  39. Condordo con il Sig. Sartori e disapprovo la paventata chiusura del Museo
    nel Palazzo delle Papesse
    saluti

  40. Io proporrei massimo fabio (scusate il minuscolo), non a candidato Sincaco,
    ma a candidato spazzino (con tutto il rispetto della categoria).
    Certo che a questa “mezza figura” basta ben poco per affossare l’arte, visto la fatica
    che si fa per divulgarla!
    Speriamo che ci ripensi.
    Cordialmente

  41. Dicchiaro tutto il mio sdegno per l’affermazione del candidato del centro-destra Massimo Fabio di voler chiudere in caso di (malaugurata) vittoria elettorale il Centro Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse. Con le più grandi speranze che questa mia risulti alla fine non necessaria

  42. Chi è quel matto che vuol chiudere le Papesse?
    Ho letto solo questo Exibart, ma l’e-mail la invio subito!
    Impediamolo!

  43. Io non mi meraviglio. Nulla di nuovo, purtroppo. Da sempre le istanze più
    innovative della cultura contemporanea sono viste come una minaccia al regime. E da sempre l’ignoranza ha paura di ciò che non conosce.
    L’arte contemporanea non rientra nel kit preconfezionato delle materie che “studia” il candidato perfetto. Ma il poplulismo sì, eccome! E la proposta avanzata dal candidato sindaco non è altro che il frutto del populismo ignorante di chi ritiene che la gente sia altrettanto ignorante e si renda
    felice solo facendola crogiuolare nelle eccellenze autoctone e passatiste
    piuttosto che dandole la possibilità di confrontarsi con quello che succede
    al di là delle colline.

    Non succederà nulla e le Papesse resteranno lì dove sono, non c’è dubbio. A nessuno -dotato di quel minimo di buon senso che si auspica abbia chi governa – verrebbe in mente di smantellare un museo nato grazie al
    contributo della città e delle sue realtà amministrative, culturali ed imprenditoriali più vivaci e prestigiose. Sarebbe semplicemente un insulto alla creatività, alla serietà professionale, alla libera espressione e anche agli investimenti sostenuti dalla città.
    E sarebbe soprattutto un’occasione persa per Siena che in questi anni di attività delle Papesse ha molto fatto parlare di sè come città viva e non come museo di una se stessa ricevuta in eredità.

  44. Attenzione che non mi sembra una cosa tanto strana, una sua logica ce l’ha…direi una logica “aziendale”…

  45. Vorrei esprimere tutta la mia disapprovazione per questo atto criminale. Non possiamo permettere che l’arte venga censurata!!!

  46. Non mi meraviglio che possano verificarsi queste cose,tuttavia non posso che disapprovare in modo totale e spero che tutto ciò non si verifichi nel modo più assoluto,e aggiungo che siamo proprio in Italia.

  47. Già è una cosa riprovevole che nei musei siano custodite opere
    che non vengono esposte: Chiuderene uno o comunque un luogo di cultura è un
    atto di inciviltà
    e di arroganza
    Cordiali saluti
    Aloi Domenico
    Torino

  48. le nostre firme contro la chiusura del vostro centro:
    Domenico Olivero di Cuneo
    Daniela Audisio di Cuneo
    Ornella Calvetti di Cuneo
    Margherita Arneudo di Cuneo
    Emilio Dutto di Cuneo
    Caterina Galfrè di Cuneo

  49. Cosa devo dire, solo che si vergogni.
    Speriamo non lo votino

    Complimenti ad Exibart

    Saluti Marina Collavizza

  50. Ritengo che il Palazzo delle Papesse non vada chiuso, per nessuna ragione.
    In ogni caso mi piacerebbe conoscere le motivazioni alla chiusura portate
    dal candidato in questione.
    Cordiali saluti.

  51. No alla chiusura del Palazzo delle Papesse.
    E’ stata la mia tenda e il mio cuscino quando Siena non mi diceva piu’ niente…

  52. Spero vivamente che il candidato sindaco, qualora vincesse, non intenda veramente chiudere un centro di tale importanza come il palazzo delle papesse sienese.
    Auguro a tutti voi un buon lavoro nella speranza che la divina provvidenza salvi il palazzo.

  53. E’ veramente sconcertante riscoprire quotidianamente come l’ignoranza mieta
    vittime.
    La cultura (intesa come capacità di analisi e decodificazione dei segni e
    dei linguaggi) è patrimonio di pochi poiché questo sembra essere il volere
    rozzo di una classe dirigente ignorante improntata esclusivamente sul bieco
    profitto.

    FIRMO CONTRO LA CHIUSURA:

  54. Io sottoscritto Tullio Pacifici, residente in -Milano, sostengo la raccolta
    firme per dire NO al candidato sindaco di Siena che vuole chiudere il
    Palazzo delle Papesse di Siena.

  55. Egregi,

    non conosco i termini della disputa, ma x principio, ogni “centro
    di interesse culturale” rientra nella ricchezza della comunità
    sociale, quindi deve sopravvivere.

    Esprimo dunque la mia solidarietà per la Vs. nobile iniziativa.

    Saluti

  56. Confesso di non aver mai visitato il centro e il mio è un sostegno a scatola
    chiusa, ma, vista la scarsità e la marginalità in cui si vogliono relegare
    iniziative che promuovano arte e operino un contatto culturale, senza il
    costante dominio del mercato o della cultura da salotto radical-chic, non
    posso esimermi dall’aderire alla raccolta di firme. E’ poca cosa, ma spero
    che servirà.

  57. non possiamo lasciarci derubare di ogni cosa
    non possiamo permettere che tutto succeda in silenzio
    non stiamo dormendo
    e se la vita a volte ci distrae
    per fortuna c’è qualcuno che veglia per noi
    pronti a rispondere

    lasciate vivere gli spazi che permettono di crescere e comunicare!

  58. x sergio:

    ho letto la notizia su exibart, mi sembra fantascienza, comunque hai tutto il mio appoggio.

  59. Egregi Signori,

    Non capisco perché in Italia esistano persone che,
    invece di favorire e ingrandire le strutture adibite a
    esposizioni d’arte contemporanea, pensino addirittura
    di chiudere quelle esistenti che funzionano pure bene!
    All’estero tutto questo non avrebbe senso…ma,
    appunto siamo in italia…

    Spero tanto che i cittadini ci pensino bene e non
    votino questo candidato!

    Cordiali saluti

  60. per una volta che esiste un polo interessante in arte! E’ assurdo che si pensi di chiudere un’iniziativa che sta dando un respiro alla visibilità di nuovi percorsi d’arte!

  61. Quello che ho appena letto è Assurdo!! Ogni motivazione apportata è infondata! bloccare una struttura emergente, cosìcarica di energia e passione per l’arte e la sua diffusione è arrestare la crescita culturale e critica dell’intera città e non solo!! Ma l’Arte fa ancora così tanta paura???
    Per chi vuole che nulla cambi , si

  62. firmo contro la decisione di chiudere il Palazzo… Come si chiama
    l’illuminato candidato? a quale schieramento politico appartiene?

  63. 1)Viene da chiedersi che cosa abbia l’aspirante sindaco contro il museo di palazzo delle papesse…sa tanto di attacco mirato a qualcosa o a qualcuno.
    2) Ma da dove spunta questo massimo fabio o fabio massimo? Chi sarebbe mai per candidarsi come prossimo sindaco di Siena?
    3) Ma perchè la gente non si preoccupa delle cose che vanno male invece di demolire quelle che vanno bene?
    4) Col cavolo che le contrade gli danno il contenuto dei lorto deliziosi musei …per farne uno globale….mi sa tanto che qs massimo fabio di siena sappia o abbia capito molto poco….non credete?
    5)Già è grave che in campagna elettorale ci si occupi poco di cultura…ma se le proposte poi sono queste…meglio che non se ne occupino affatto

    COMUNQUE SIA PROPORRE UN’ OPERAZIONE DEL GENERE é VERGOGNOSO!!!!!

  64. Vorrei intervenire, come candidato sindaco del centrosinistra, sulla questione del Palazzo delle Papesse, esprimendo alcune considerazioni che sono già presenti all’interno del programma della coalizione che mi sostiene.
    I beni culturali e le molteplici attività esistenti a Siena sono una risorsa fondamentale, un motivo di prestigio per la città, ma anche un settore di sviluppo economico e sociale di primaria importanza.
    L’obiettivo è valorizzare ulteriormente questo patrimonio, continuare a creare nuove forme di cultura, sviluppando le migliori vocazioni della città. All’interno del sistema museale senese il Centro d’arte contemporanea “Palazzo delle Papesse” ha assunto un ruolo sempre più articolato, ottenendo un riconoscimento che va oltre i confini nazionali.
    Ritengo che il Palazzo delle Papesse non possa essere smantellato, ma debba proseguire, nel pieno rispetto della libertà artistica, nella sua esperienza di produzione e creazione, di espressione e di informazione sull’arte contemporanea. Nel segno dell’innovazione e della sperimentazione, attraverso la didattica, la divulgazione e la sensibilizzazione ai linguaggi dell’arte.
    Un’ultima cosa. Il progetto del Museo del Palio è sicuramente importante. Ma la sede naturale resta, a mio parere, il Palazzo pubblico. Il modo più giusto per ribadire il legame della città con la propria festa.
    Cordialmente,

    Maurizio Cenni

  65. sono uno studente presso l Universita´di Parma di Conservazione dei Beni Culturali, innamorato di Siena e della sua Festa.

    Purtroppo non posso essere informatissimo su quanto accade in Italia, dato che ora mi trovo a Bonn in Erasmus, e “uso” questo sito come fonte di informazione…
    non voglio mettere in dubbio la vostra serieta´ ma mi sembra che il candidato sindaco Fabio faccia una proposta troppo assurda e non capisco come possa pensare di ricevere voti con essa.

    Avete per caso l´ indirizzo del sito dove possa leggere l´assurdita´di Fabio e sentire cosi´anche l´altra campana?

    comunque una cosa e´certa:
    Aggiungo anch´ io e di corsa la mia firma perche´il Palazzo delle Papesse non cambi in Museo del Palio (che per altro potrebbe essere una bella idea se sviluppata non per sostituirsi a quelli di contrada gia´esistenti) facendo perdere a Siena la peculiarita´ di essere la citta´dell´Arte (di qualunque periodo si tratti!)

    Claudio

  66. sono contraria alla chiusura del palazzo dellle Papesse. Ho assistito l’annno scorso a diverse conferenze al dAMS e aModena che vedevano la partecipazione del direttore del museo e penso che un progetto del genere sia ammirevole in un paese che in realtà riserva davvero poco spazio all’arte contemporanea-

  67. la notizia della possibile chiusura del palazzo delle papesse mi scandalizza, sopratutto perchè questa “chiusura” viene utilizzata come strumento politico per accreditarsi il consenso dei senesi e la
    disapprovazione di tutti gli altri, anche la mia.

    L’ARTE E’ DI TUTTI e deve essere libera.

    Spero tanto che questa raccolta di mail possa servire.

  68. Aderisco alla raccolta di firme contro la censura dell’arte contemporanea paventata per la città di Siena dal candidato sindaco

  69. Davanti a queste esternazioni farneticanti non rimane che prendere atto che il “candidato” al ruolo di Primo Cittadino di Siena debba riconsiderare la sua candidatura.

    Coordinatore organizzativo del Master Internazionale
    Comunicazione e Management per le politiche culturali

  70. Cari amici e appassionati d’arte contemporanea ma perchè in Italia ci promettono l’affossamento di un uno dei fulcri del sistema artistico e culturale del nostro paese a fini elettorali mentre all’estero ci sono musei d’arte contemporanea all’avanguardia che funzionano da anni e conducono un’attività eccellente indisturbati dai giochetti di partito? Nel nostro BELPAESE, a cui Cattelan ha reso omaggio con il suo splendido tappetino, uno dei pochi posti in cui si respira davvero una ventata di internazionalità, un museo concepito come fabbrica d’arte e di cultura e non come puro contenitore a compartimenti stagni rischia di essere boicottato…questo non deve succedere!!! Ho lavorato alle Papesse per due mesi e potrei giurare a chiunque che lì si lavora sul serio e con grande passione affinchè l’arte contemporanea possa essere resa accessibile ad un pubblico più ampio, a dispetto di ciò che afferma il neo candidato sindaco!!! Allora ..forza Papesse!

  71. Chiedo che il Palazzo delle Papesse non venga chiuso, sarebbe una perdita ingiusta per tutti i cittadini!
    Vorrei sapere in che partito milita il candidato sindaco che si sta operando per la chiusura del
    centro!!!

  72. Ma questi signori di Forza Italia non potrebbero cercare di superare un minimo la loro ignoranza supponente rendendosi’ cosi’ un po’ meno ridicoli?

  73. Ahi, ahi…….
    Mi sa che debbano andare a lavorare davvero……….
    Come faranno?
    Riusciranno a sopportare il crudele mondo normale?

  74. Aderisco con piena convinzione e viva preoccupazione alla raccolta di firme
    per scongiurare la paventata chiusura del Palazzo delle Papesse

  75. Aderisco e sostengo le Papesse!!!
    Ma questo Fabio Massimo (il Temporeggiatore?) è Forzaitaliota, naturalmente, vero?

    La Reppubblica -I l Lavoro

  76. Esprimo la più viva preoccupazione di fronte alla notizia che mi giunge, secondo la quale qualcuno vorrebbe progettare la chiusura
    del Palazzo delle Papesse. Dichiaro la mia disponibilità a partecipare ad iniziative volte a contrastare atteggiamenti
    oscurantisti di tal genere, conscio del ruolo insostituibile del centro senese in una Toscana in cui l’arte contemporanea viene ancora troppo spesso considerata come una sconvenienza.

  77. Firmo contro la decisione di chiudere le Papesse.
    Scrivo da Rapolano, in provincia di Siena e posso assicurare che è una città con una mentalità considerevolmente ottusa … ma questa poi!!!!

  78. vorrei dare il mio contributo alla petizione contro la chiusura del centro espositivo in questione. è inutile aggiungere quanto l’arte sia patrimonio condiviso e diritto della colettività.

  79. Siamo insegnanti torinesi, amanti dell’arte in tutte le sue forme.
    Esprimiamo la nostra indignazione per quanto prospettato dal candidato sindaco di Siena in merito al Palazzo delle Papesse e, in generale, la nostra amarezza di fronte ai tanti atteggiamenti involutivi e strapaesani che fanno temere per la libertà dell’arte e della cultura in Italia. A quando qualche bella trovata per “sostituire” il meraviglioso Museo del Castello di Rivoli con un pittoresco museo delle tradizioni e dei costumi della Val di Susa? E’ davvero triste ritrovare, sia pure sotto forma, per il momento, di proclami e programmi elettorali, censure e condanne dell’arte contemporanea. Déjà vu. A quando una bella mostra dell’ “arte degenerata”? O una dettagliata precettistica per artisti di regime come ai tempi della Controriforma, del realismo socialista ecc…? Dove ci porteranno l’ignoranza e la presunzione di chi decide su questioni e in campi che non ha la competenza per affrontare? E, ancora, è proprio questo che la gente chiede? Ma quale gente (o forse sarebbe più giusto dire “clientela”)? Ci sentiamo umiliati e offesi. Speriamo di eccedere in pessimismo e che queste nostre dichiarazioni possano offrire un contributo per far recedere a Siena e altrove tanti zelanti politici “al servizio dei cittadini” dal prendere decisioni che riteniamo regressive e non rispecchianti la cultura e gli interessi di molti cittadini che, in silenzio e nell’ombra, ” frequentano” libri e musei, pagano le tasse e rispettano le leggi.

    Maria Grazia Alemanno
    Jardena Meiohas
    Graziella Franzinetti
    Attilio Tempestini
    Mariagrazia Rosental
    Margherita Lecchi
    Benedetto Dellino
    Rinaldo Previtali

  80. Vi esprimo la mia solidale partecipazione alla vostra iniziativa contro quei
    politici che per propria abissale ignoranza oppongono alla cultura delle
    idee il mercimonio dei voti.

  81. tutto il mio sostegno a voi e la mia contrarietà
    a questa folle idea di chiudere il Palazzo delle
    Papesse
    saluti

  82. Sono indignata per questa ulteriore notizia di totale disattenzione verso i valori della cultura. Chi vi scrive ha organizzato per anni le attività culturali del Goethe-Institut di Genova, il nostro Istituto ha prima rischiato la chiusura totale, per poi essere ridotto da 23 impiegati a 7 posti part-time (alla sezione culturale è rimasto 1 posto dimezzato). In
    questo caso è stato salvato un indirizzo…Vi faccio i migliori auguri e spero che Voi possiate invece continuare con la Vostra significativa
    attività!

  83. mi associo alla raccolta di firme per impedire la chiusura del museo delle Papesse che da alcuni anni sta svolgendo un’attività importante per l’arte contemporanea.

  84. E’ inaudito! L’ignoranza di certa gente è pazzesca! chiudere un museo per sostituirlo con un altro mi pare assurdo! Propongo a questo personaggio, se eletto (spero di no) di frequentare un buon corso d’arte moderna (oltreche di mamagement artistico)

  85. contro l’oscurantismo politico verso l’arte contemporanea avete tutta la mia solidarietà perché il Palazzo delle Papesse resti aperto e continui la sua attività culturale importante per tutti. Non mollate e cari saluti a Risaliti

  86. sono assolutamente contraria alla chiusura del centro di arte contemporanea di siena, essendo una pittrice, non concepisco e non concepirò mai la grettezza di alcuni umani….che sono estranei all’ arte…..NON SARETE MAI COMPLETI SENZA DI ESSA.

  87. Sarebbe proprio una prova di civiltà! Poi fatta da un candidato! Il problema è che non si può chiudere tutto ciò che alla mente di un singolo uomo può essere incomprensibile ma bisogna invece vagliare l’interesse di migliaia di persone prima che qualcuno decida di rovinare ciò che un altro ha fatto anche se gli risulta incomprensibile non penso si possa eleggere una persona che non guarda oltre il suo naso!!!!!!!!!!

  88. Mi spaventa profondamente il contenuto di quanto ho letto. Segno inequivocabile della rozzezza e dell’incultura di certa gente, che all’epoca attuale può anche permettersi di aspirare a posti di rilievo gestionale.

  89. Mi auguro che il candidato sindaco si ricreda. Il Palazzo delle Papesse è uno dei musei più interessanti che mi è capitato di vedere. E in una città come Siena è fondamentale.

  90. Vorrei esprimere tutta la mia contrarietá contro l’ipotesi di chiusura del Museo presso il Palazzo Delle Papesse di Siena, un’istituzione importantissima per la cultura italiana e non. Mi auguro che il provvedimento, davvero poco lungimirante, non venga mai preso: sarebbe un grave scandalo per il nostro Paese e la nostra vita culturale, la cui fama risuona in tutto il mondo.
    Laura Cherchi
    Laureata in Lettere Moderne
    Studiosa di Arte Contemporanea e Filosofia

  91. per l’arte contemporanea…
    per l’arte e la cultura…
    per continuare il processo di rinnovamento culturale di questi anni…
    contro chi vuole bloccarlo…
    lottare per mantenere aperto il Palazzo delle Papesse può essere un simbolo di resistenza e un modello etico per un futuro di cultura e di bellezza…
    vinceremo!

    Federico Fioresi
    attore

  92. E’ spaventoso quello che vi potrebbe succedere! Quando finalmente qualcosa si muove in senso positivo per l’arte contemporanea, mi sembra assurdo che qualcuno possa pensare di metterlo a tacere.E’ già complicato occuparsi di certe discipline in città così ricche di passato, un’operazione come la vostra mi è sembrata subito un ottimo segnale di risveglio. Spero che “le Papesse” siano solo l’inizio di qualcosa di nuovo per la Toscana, un esempio anche per Firenze che da troppo tempo aspetta un centro per l’arte contemporanea. Il tempo passa e l’uomo si illude di essere in un’era evoluta e democratica, ma ci si accorge, tristemente, che in troppe persone crescono solo l’arroganza e l’ignoranza. Purtroppo certe persone riescono pure ad occupare posizioni di potere e questo è ancora più inquietante!

  93. L’arte è il continuo rinnovarsi, stabilire quel accade -e vive- in concetti…
    scomporre la realtà, analizzarla, personalizzarla e renderla agli altri…
    la “comunicazione nobile” non trova inizio nè fine perchè prende vita dalla vita stessa.
    Se esiste chi voglia incatenare la creazione è perchè ha poche cose da mostrare e dimostrare,
    soprattutto di poca importanza e non vuole rischiare d’esser soffocato…
    povero stolto, chi ama l’arte sa che che l’infinito offre spazio per tutti.

  94. chiudere il centro ,sarebbe ‘uccidere’ l’arte contemporanea in Toscana.
    Vi appoggio con tutte le mie forze…
    cordiali saluti

  95. Contro la censura, il localismo e il campanilismo culturali. Per la
    continuazione delle attività del museo delle Papesse.

  96. As an artist and writer I am very worried to hear of a possible closure of the Papesse art space in Siena.I wish to show support.

  97. Chiediamo al candidato sindaco che vuole farlo o a chiunque altro lo pensi di non chiudere il Palazzo delle Papesse, che rende Siena una delle città più all’avanguardia d’Italia nel campo artistico, e non solo, perchè quindi così facendo impoverirebbe Siena, e se stesso !

  98. Chiusura del museo?ma dove viviamo?in un mondo di trogloditi?e la politica
    sarebbe cultura?ma…
    aveva prroprio ragione il buon Wilde:
    “Ci sono due modi per disprezzare l’arte:odiarla o non amarla abbastanza”.
    Lottiamo per Lei!

  99. HO SAPUTO IN RETE CHE STATE PER CHIUDERE IL PALAZZO DELLE PAPESSE,OVE E’ SITA UNA DELLE PIU’ SIGNIFICATIVE MOSTRE D’ARTE CONTEMPORANEA;SE COSI’ FOSSE ESPRIMO TUTTO IL MIO DISSENSO (CHE POCO PUO’CONTARE) . POICHE’ POCHE ESPOSIZIONI DI QUESTO TIPO TENDONO A REALIZZARSI ,REALIZZANDO ,PER CONTRO DEI PROGRAMMI DI FORMAZIONE DA 22 MILIARDI…E NON SONO…CAZ…E,…I MILIARDI OVVIAMENTE…!

    NON SONO INFORMATO SULLE MOTIVAZIONI DELLA CHIUSURA POTRESTE DIGITARMELE.

    GRAZIE E AUGURI

  100. siena, grande città del palio. e oggi anche importantissimo punto di riferimento per la contemporaneità. un museo per il palio penso sia legittimo e gli spazi da utilizzare sarebbero molti vista la bellezza della città (addirittura, oltre il museo che ogni contrada ha già, sembra che una sede neutrale per il museo del palio sia già stata individuata…). trovo assurdo proporre di chiudere un centro d’arte contemporanea (ce ne sono troppi in italia!!) che con grande sforzo é stato aperto e che è riuscito a distinguersi a livello internazionale per la qualità del lavoro svolto, per poi dover “eventualmente” trovare ancora nuove condizioni e persone (anche politiche) in grado di sostenere una scelta così coraggiosa. ma forse é un ragionamento troppo complicato. è più sano chiudere e rompere tutto per dover ricominciare ogni volta, ammesso che ci sia una reale volontà di ricominciare.
    Antonella Nicola

  101. E semplicemente una vergogna!Non credo conti lo
    schieramento politico,chiunque si proponga di compiere
    una simile azione è IGNORANTE:ignora l’importanza
    dell’apertura mentale e della conoscenza
    dell’arte,tutta l’arte, e delle altre culture.Piccole
    persone,chiunque siano.

  102. Assolutamente inaccettabile,
    che il centro per il palio venga allestito in sede diversa!

    La grande fama, meritatissima, del Palazzo delle Papesse non può essere messa in discussione in questo modo!
    No alla chiusura delle Papesse!

  103. Non è possibile avere progetti così limitati in un campo, come l’arte che è per antonomasia apertura di orizzonti. Salvare le papesse , bisogna dirlo a voce alta!

  104. Al peggio non c’è mai fondo. I famosi candidatisindacisenzasperanzalcunadivittoria di Siena si stanno producendo in una campagna elettorale tra il grottesco e il surreale. Ho pensato opportuno riportarvi l’ultima chicca di questa saga che ha come obiettivo la cultura. Il candidato Aurigi, come leggerete, pensa che per risolvere i problemi del mondo bisogna chiudere i poli culturali. Per rendere maggiore assistenza agli anziani di Siena? Chiudiamo le Papesse! Ancora una volta a noi il compito di commentare questi atteggiamenti.

    Le Papesse? Devono essere i senesi a decidere cosa farne. Mauro Aurigi, candidato sindaco di Quelli di Montaperti, va in controtendenza sia rispetto al centrodestra sia, soprattutto, al centrosinistra. «Se vinceremo — afferma — la primissima cosa che faremo sarà l’installazione di un telefono sul comodino di ogni anziano del Campansi (centro per anziani di Siena ndr) e di ogni altro pensionario senese. L’amministrazione, così generosa di nobili pensieri sulla “solidarietà”, riesce a scippare ai cittadini un paio di miliardi all’anno per il mantenimento delle Papesse (novanta milioni solo per pagare l’esperto pratese che vi comanda), ma non riesce a trovare quattro soldi per impedire all’anziano di doversi alzare dal proprio letto e “correre” a rispondere al telefono tutte le volte che qualcuno lo chiama».
    E per decidere il futuro del centro di arte contemporanea, Aurigi lancia una proposta ai senesi: «Fate quello che finora non avete (giustamente) fatto, andate a visitare le Papesse per rendervi conto di come vengono spesi i nostri soldi, perché dopo le elezioni proporremo un referendum affinché siano i cittadini a decidere l’uso di quel palazzo e di quei miliardi». Il pensiero di Aurigi è chiaro: «E’ meglio sotterrare tutti quei miliardi nell’effimero delle Papesse o è meglio investirli per arricchire la squallida città costruita negli ultimi cinquant’anni? E’ meglio spendere i nostri soldi in arte concreta dei nostri artisti per fare più bella Siena o è meglio mantenere una massa di pseudo-artisti e pseudo-competenti foresti, tutti alla ricerca di facili guadagni a nostre spese?».

  105. Il candidato Aurigi si è accorto che la popolazione anziana è in aumento e da buon opportunista “lungimirante” è verso questa “fascia elettorale” che indirizza la sua demagogica questua di voti. Inoltre come spesso succede in Italia la razza dei piccoli politicanti (di qualsiasi colore sia, in maniera più o meno arrogante) quando si accorge che un centro funziona bene vuol tender su di esso la sua mano longa (in passato anche Marco Goldin di Palazzo Sarcinelli ha avuto a che vedere con questo tipo di problemi, o anche Sandro Parmiggiani di Palazzo Magnani, insomma l’elenco è lungo)e lo fa appoggiando l’ego di non meglio precisati “artisti concreti”, che si lasciano lusingare da allettanti profferte e promesse. Non credo proprio che una volta eletto (spero proprio non accada)questo candidato Aurigi aiuterà veramente il centro di anziani (cfr Pio albergo Trivulzio di Milano)e penso che il suo risultato di abbellimento della città raggiungerà le tristi esperienze dell’arredo urbano di pillitteriana memoria.

  106. Il centro d’arte contemporanea delle Papesse è una delle poche realtà in
    Italia che propone una politica espositiva dinamica ed effervescente;
    chiudere questa realtà sarebbe come privare il cittadino di un servizio
    capace di metterlo in contatto con il mondo e con il futuro. L’arte deve
    restare aperta per mantenere aperte le menti.

  107. No alla chiusura del Centro d’arte contemporanea presso il Palazzo delle
    Papesse a Siena
    Fabio Paris Art Gallery
    via Alessandro Monti 13
    25121 BRESCIA

  108. Sono contrario alla chiusura del Palazzo delle Papesse in Siena, in quanto è uno dei pochi centri di alto livello nell’arte contemporanea in Italia.

  109. Spero che sia uno scherzo, un paradosso, una battuta, una
    provocazione benevola, una improvvisa perdita di neuroni causa clima
    elettorale e, dunque, perdonabile e soprattutto dimenticabile…
    Nessuno con un minimo di senno può pensare di chiudere uno dei
    pochissimi musei di arte contemporanea in Italia degni di questo nome.
    L’attività delle Papesse svolta sino ad oggi parla da sola, non credo
    sia necessario aggiungere altro. Chi fa ipotesi del genere è un
    folle, o, come spero, un comico. Ma non scherziamo con le poche cose
    davvero serie di questo Paese.

    Alessandra Galletta
    Critico d’arte contemporanea e curatore indipendente, Milano

  110. Un incontro estremamente formativo e culturalmente stimolante, certo non possiamo aspettarci che “tutti” riascano ad apprezzare il nuovo.

  111. Non ho ancora potuto visitare il centro culturale d’arte , ma comunque non siamo d’accordo sulla sua chiusura

  112. disapprovo profondamente la decisione di chiudere palazzo delle papesse.
    mi unisco in questo a tutti coloro che si oppongono a questa stupida ed inutile affermazione di potere.

  113. Che dire? Sono praticamente senza parole ma mi sforzo mettendo insieme tutte
    le lettere dell’alfabeto per dire almeno ‘qualcosa’. Quel ‘qualcosa’ che
    anche la sinistra (probabilmente attonita come me) non è riuscita a dire e
    che solo ora sta cercando di tirare fuori. Mi sembra che sempre di più il
    mondo politico italiano stia somigliando alle soap operas televisive. E non
    è un caso che l’Ottavo Nano faccia satira politica con i pokemon. La mattina
    leggendo i giornali non posso che ‘mettermi le mani nei capelli’. Non è
    possibile mi ripeto eppure è così, è tutto reale, è tutto stramaledettamente
    vero. Come è vero che qualcuno lo voterà e non ci posso credere ma è
    così. Ora con il rispetto che mi hanno sempre insegnato ognuno ovviamente è
    libero di scegliere e di farsi rappresentare da chi vuole ma davanti a
    questi evidenti scempi (l’appiattimento culturale, il ‘feuilletton
    porno-politico’ dell’uomo che si è fatto da sè, le affermazioni sul 25
    aprile, le leggi fatte su misura non per l’Italia ma per Arcore etc.etc.)
    non riesco a convincermi che sia tutto reale. Allora mi chiedo: che cosa
    posso fare io? Quando penso che 30 anni fa Pasolini parlava proprio di
    queste situazioni, quando vedo Gaber che è ormai diventato un orrendo
    qualunquista, quando sento parlare Storace, quando leggo la vita di un
    ‘nano’ e penso a quante persone lo vorrebbero emulare, quando vedo gli amici
    ‘cambiare bandiera’ repentinamente perchè dove va il potere vanno anche
    loro, quando ricevo una mail in cui c’è scritto: attenti perchè a Siena
    vogliono sostituire l’attivissimo Centro per le Arti Contemporanee con un
    museo del Palio e a Roma vogliono bloccare i lavori all’Ara Pacis ad opera
    di un grande architetto di fama assolutamente internazionale… ecco davanti
    a tutto ciò a me vengono i brividi e penso che qualcosa posso fare: la prima
    è sottoscrivere questa e-mail la seconda è votare a sinistra.

  114. Personaggi incompetenti possono suggerire solo proposte inaccettabili !!! La chiusura delle Papesse è inutile… anzi dannosa!!!

  115. Spero proprio che un centro d’arte di qualità come il Vostro possa essere sostenuto e non eliminato, ma anzi potenziato!
    I vostri eventi hanno avuto l’attenzione di un vasto pubblico italiano e straniero, non solo locale.
    E’ un fiore all’occhiello dell’arte contemporanea e della cultura.
    Cordiali saluti

    10.2! DIECI.DUE! International Research Contemporary Art
    Via Ponte Vetero 22 20121 Milano Italia Tel/fax 02 72022637
    e: dieci.due@libero.it dir. Maria Rosa Pividori

  116. Cara Alessandra Galletta,
    Condivido il pensiero di tutti coloro che sono scandalizzati e preoccupati per questo fatto delle Papesse, ed ho già avuto modo di esprimere la mia opinione proponendo che, qualora fosse chiuso, ci venisse murato vivo il promotore di questa non-idea.
    MA… mi pare davvero azzardato da parte tua definire le papesse tra le “poche cose davvero serie di questo Paese”.
    Non so in che Paese vivi tu, fortunatamente io trovo che in questo Paese le cose serie siano ancora molte. Certo, una di queste è anche le Papesse, ma ce ne sono ancora, molte.
    Ciao, Biz.

  117. MA CHE BELLA NOTIZIA….. Cosi anche le Papesse chiudono..
    Non contenti del piattume gia creatosi in Toscana dalle varie giunte e
    movimenti economici politici, mi sembra che questo sia il coronameto di un
    progetto ben ideato….sono sicura che a questo punto possiamo iniziare a
    trasformare gli ex centri di raccolta del arte contemporania in centri di
    raccolta mandra turista con castolina in regalo o raccolta di pezzi di
    storia impolverati e oramai senza senso…..con tutto il rispetto per la
    storia naturalmete…ma la storia dovrebbe insegniare e non mandare in
    necrosi il presente, contrariamente a quello che succede in tutta la
    toscana.
    Spero che la mia e-mail serva a qualcosa come la mia rabbia, una rabbi ache
    mi ha portato alla decisione di andare via dall’Italia alla ricerca di piu
    di ossigeno.

  118. Non ho parole per descrivere la povertà intellettuale, culturale e
    soprattutto morale di uno schieramento politico quale il centrodestra, che
    ha il coraggio di proporsi con tali propositi alla guida di un paese di arte
    e cultura quale il nostro. Questo episodio rappresenta l’ennesima riprova
    del fatto che in questo paese le cose importanti (cioè quasi tutte tranne
    quelle legate al guadagno facile) non funzioneranno mai e che un’Italia
    governata da queste persone non potrà che offrire ai suoi cittadini un
    futuro terribilmente povero da ogni punto di vista.
    Ma, ahimé, forse tutto questo è proprio ciò che che il popolo italiano
    desidera.

  119. SALVATE IL CENTRO DI ARTE CONTEMPORANEA AL PALAZZO DELLE PAPESSE DI SIENA
    Se in ogni tempo non ci fosse stata l’arte contemporanea l’Italia non sarebbe quello che è.
    In questo caso si tratterebbe di MIOPIA COLPEVOLE difficilmente correggibile in tempi successivi.

  120. do the candidate who want to close the palazzo delle papesse tell all the
    voters that he want to make the town poor in cultural institutiones? why do
    somebody think about things like that? why are there people in siena who think
    about giving their vote to this candidate? don`t close the palazzo!!

  121. Mi unisco alla vostra protesta contro l’intenzione di chiudere il Palazzo delle Papesse, manifestata da un candidato sindaco di Siena. Ho già diffuso la notizia alla mia mailing list, e spero che giungano numerose altre e-mail di appoggio.

  122. Mi associo alla protesta contro i progetti distruttivi del signor Massimo
    Fabio, che aspira a governare una Siena chiusa alla contemporaneità.

  123. aderisco all’appello contro la minacciata chiusura del museo e a qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione.

  124. Concerning the possible closing of Palazzo delle Papesse, siena:
    “Italy, a piece of gold concerning art history…”
    Indeed here’s an incredible intense base of art sources, for creativity. So
    isn’t it even more important to support CONTEMPORARY art and cultural
    institutions??
    Italy is more than a big museum – the closing of a space like the Palazzo
    delle Papesse is like cutting something that’s growing!
    Anita Wertiprach
    graphic designer, Germany
    just moved to Italy for work

  125. Associo volentieri il mio nome alla vostra iniziativa e spero che Fabio Massimo non venga eletto; spero anche che dopo esser trombato lui, a nessuno venga mai più in mente un’idiozia simile; che le firme siano un forte deterrente ai deliri di questo stampo.

  126. Penso che le dichiarazioni di Fabio sul Palazzo delle papesse siano scandalose e prive di senso. Chiudere il centro d’are sarebbe una gravissima perdita per Siena e per tutti.

  127. Sono romana, a Siena ho frequentato la scuola di specializzazione in Storia dell’Arte.
    Amo Siena e l’arte contemporanea.
    Aderisco, quinidi, alla protesta sulla eventuale chiusura delle Papesse.

  128. Vado a vedere la mostra sulla GERMANIA, esco contenta che esista Le PAPESSE, e questi imbecilli vogliono chiudere il centro? Non si sopporta.

  129. Sono contenta di aggiungere la mia firma di opposizione alla possibile proposta di chiusura del Palazzo delle Papesse.

  130. Esprimo il mio totale sostegno nei confronti dell’attività e delle iniziative – intelligenti ed interessanti –
    promosse dal Palazzo delle Papesse e trovo deplorevole e sintomatico di una scarsa sensibilità artistica
    – oltre che di una pericolosa tendenza a porre bende e bavagli – il tentativo di ostacolare il lavoro di promozione
    dell’arte contemporanea da parte di chi millanta di avere a cuore l’interesse dei senesi !

  131. Confido vivamente che i cittadini senesi il giorno delle elezioni dimostrino una maturita’che va ben oltre le aspettative….soprattutto nel campo
    dell’arte e della cultura, campi nei quali noi
    italiani dovremmo smetterla di adagiarci sulle glorie del passato e guardare con fiducia al nuovo!

  132. Voglio esprimere solidarietà alla vostra iniziativa in favore del Centro di Arte Contemporanea delle Papesse, per evitare che i nostri centri storici diventino solo immensi supermercati di gadgets e souvenir.

  133. Credo che chiudere il Palazzo delle Papesse, un centro così importante per la cultura e per l’arte, sia un grosso, enorme errore,a prescindere dalle motivazioni che può avere uno dei candidati sindaci di Siena.

  134. Mi chiamo Frank Sleegers, architetto di paesaggio in Germania e sono
    incontro la chiusura della instituzione.

  135. La cultura è l’oro della new enomy.
    La cultura è la bellezza
    La cultura è l’arte di vivere.
    Non credo che le minacce avranno un seguito.

    Gabriella Papini e il suo team
    “Economia&Cultura”, Ancona
    Viale Vittoria 35

  136. Perché chiudere uno spazio quando funziona? Perché non riconoscere il lavoro altrui? Perché dovere sempre ricomminciare da capo?
    PERCHE CONTINUI LA BELLA PROGRAMMAZIONE DELLE PAPESSE, con i miei migliori saluti

  137. disapproviamo questa idea bacata!!!!!
    ma non lo sapevate che nella casa delle liberta si può anche questo?!

  138. Consiglio amichevole per Massimo Fabio :
    perchè non prova ad aprire la sua mente piuttosto che a chiudere il Palazzo delle Papesse ?

  139. Sorpresi e indignati nell’apprendere che un esponente politico ha indicato tra gli obiettivi del suo programma la chiusura di uno spazio per la cultura contemporanea, esprimiamo la nostra solidarietà al Palazzo delle Papesse di Siena, importante e innovativo Centro per l’Arte
    Contemporanea.

  140. Si spera prima di tutto che il candidato sindaco non vinca e poi, in caso contrario, che le parole rimangano tali. Come tutte le promesse elettorali!

  141. “Un business chiamato museo. Le mostre d’arte contemporanea sono la nuova
    frontiera dell’entertainment colto negli Stati Uniti: nel 2000 hanno
    superato il miliardo di visitatori. Così 25 città, da New York a Las Vegas,
    da Cincinnati a Milwaukee, hanno deciso di darsi nuove gallerie pensate dai
    migliori progettisti del mondo”.
    Così recita il tiitolo dell’articolo di Cathleen McGuigan e Peter Plagens
    apparso sul supplemento della Repubblica il 17 aprile del 2001.

    Il Museo delle Papesse: una formula nuova e competitiva, capace di sostenere
    il confronto nazionale e internazionale attirando l’attenzione sia del
    pubblico dell’arte che del ” turista per caso”. Che è riuscito ad andare
    oltre il sistema provincialistico rendendosi credibile con un progetto che
    riflette un modo di pensare l’arte e produrre eventi.

    Auguri alle Papesse per un futuro sorprendente

  142. Perché chiudere uno dei rari posti, forse l’unico, in Italia dove si possono
    vedere numerose mostre d’arte contemporanea di grande qualità ? Invio il mio
    più caloroso augurio al Palazzo delle Papesse con l’auspicio che possa
    continuare a lungo l’ottimo lavoro intrapreso.

  143. Spero che questa mail insieme a tutte quelle che verranno spedite possa contribuire affinchè Il Palazzo delle Papesse non venga chiuso.

  144. Sottoscrivo a favore del Palazzo delle Papesse. Ma di quale tendenza politica è questo candidato sindaco? Questa risposta ce ne darà molte altre!

  145. Arrivata a Siena 12 anni fa fui disorientata per assenza di arte contemporanea. Mi inchinai con deferenza alle mostre, timide e piccine, su Libri d’artista e Fiori di Morandi. Sperando poi di non vivere sempre in una
    citta’ museificata… Mi auguro che il tetro conservatorismo non prevalga a Siena, e’ gia’ duro sopportare il clima di speculazione su un patrimonio ambiental-culturale, senza servizi reali per i “meno ricchi”. Siena gode di
    un grande credito, e le Papesse e’ una scelta coraggiosa e decisa, e se il “fare” piu’ intelligente e’ spinto dai …forestieri e’ solo perche’ una parte senese vuole il credito imploso nelle proprie tasche e la cultura del
    palio basta e avanza.
    Lunga vita alle Papesse!!!!!!

  146. La cultura accademica talvolta diventa simile all’oscurantismo. E’ il caso dell’aspirante Sindaco Fabio. Ma il problema non è solo quello della chiusura delle Papesse, ma quello dell’avanzata oscurantista e tracotante della destra italiana, camuffata da democrazia sociale. Forse a Siena non ce la farà, come noi speriamo vivamente, ma lo stesso non si può dire nel resto d’Italia dove il 13 maggio si capirà da che parte soffia il vento.
    A Siena, il Palazzo delle Papesse non chiuderà e speriamo possano aprirsi ulteriori spazi per le attività artistiche contemporanee.
    direttore artistico VISIONARIA
    festival internazionale di video

  147. Come sono andate poi le elezioni a Siena? I buoni hanno vinto vero? Non come nel resto d’Italia, e così il PdP resta aperto…giusto? Ditemi di si..vi prego…

  148. Al mio paese Castel di Sangro in Abruzzo , certamente non dell’importanza di Siena, il sindaco di Alleanza Nazionale cercò di chiudere la biblioteca (covo di comunisti dichiaro!) non riuscendoci licenziò il bibliotecario. Con i dovuti rapporti nulla di nuovo.
    Sono solidale con chiunque lotti contro l’idiozia.

  149. Solo ora scopro questa situazione; ora che Cenni è già da un pezzo sindaco di Siena. Questo dimostra che alla gente non importa niente se un museo rischia di essere chiuso.
    E’più importante che il Siena resti
    in serie B, che il piede di Celentano ritorni come prima, che il direttore della clinica Life resusciti dal coma profondo e che il concorrente che stasera ritornerà per continuare Quiz show riesca a vincere 512 milioni.
    Musei… Figuriamoci se ce ne frega niente. Siamo pieni di musei. Siena anzi è tutta un museo. Certo, se invece di avere 17 musei delle
    contrade sparsi a caso in tutta la metropoli riuscissimo a riunirli tutti in un posto solo ci sarebbe un chiaro risparmio di tempo e di energie per i visitatori. In un colpo solo ci si metterebbe a posto con la cultura contradaiola di Siena; diciamo in una mezz’oretta. Se per fare questo dovesse capitare di dover domolire un altro museo, pazienza. Occorre sempre fare un bilancio dei pro e dei contro. Oltretutto, ripeto, a Siena di musei ce ne abbiamo tanti che se anche ne sparisse uno non se ne accorgerebbe nessuno.
    Proposta: e se aprendo un museo delle contrade cogliessimo l’occasione per chiudere i 17 esistenti?
    Si, l’idea di Cenni non era male, infatti la gente ha dimostrato di apprezzarla eleggendolo.
    Ora speriamo che dalle promesse passi ai fatti.
    Io di musei delle contrade ne ho visitati solo due, proprio perchè sono sparsi quà e là e visitarli tutti quanti è veramente scomodo.
    Auguro un fulgido futuro al neosindaco ed auspico una rapida attuazione delle sue idee.
    Capacità decisionali e gestionali, rapidità ed efficienza di attuazione sono la chiave del successo. La rapidità soprattutto. A cose fatte le gente dopo un pò si annoia e smette di criticare.

  150. disapprovo il comportamento del candidato sindaco al Comune di Siena nei
    riguardi del Centro di Arte contemporanea Le Papesse.

  151. IPOTESI

    E se invece fosse la sinistra a voler chiudere il Palazzo delle Papesse (o in ogni caso imporre una direzione diversa da quella finora percorsa), e con questo fine ridimensionare totalmente l’immagine di una città che aveva programmi e percorsi d’innovazione sociale, culturale e politica, per dare inizio alla “semplificazione” di un sistema organizzativo di più facile gestione?
    Abbassare i contenuti, appiattire e svalorizzare per agevolare l’ingresso di un potere manipolato e manipolante, dal quale ci eravamo allontanati a fatica, orientato a distruggere un’autonomia territoriale che avrebbe garantito quella crescita iniziata qualche anno fa.
    Il potere piace e si può usare in diversi modi, svendere un patrimonio o una città no!, pur di arricchirsi si ritorna ad un sistema politico distruttivo, quel sistema che la sinistra ha cercato di combattere e del quale oggi invece si è servita per arroccarsi, appropriandosi posti di potere, sacrificando senza porsi nessuno scrupolo, uomini e territori.
    Sono certo che questo lungo percorso che abbiamo attraversato e la maturità raggiunta dalle persone che lo hanno vissuto, sarà in grado di far riconoscere che spesso dietro la “semplicità” c’è l’impoverimento sociale e culturale, e non voglio credere che tutta questa operazione non abbia il fine di riportarci indietro di dieci anni.

  152. Il rischio c’è e non sarebbe la prima volta che organismi di potere tentino di appropriarsi di “vetrine” culturali per manipolarle e usarle.
    L’arroganza del potere è una brutta malattia, indipendentemente dal colore politico.
    Si possono raccontare tante belle cose: sceglieremo persone indipendenti, creeremo un comitato scientifico libero da ideologie, ma gli uomini che poi verrebbero messi ad occupare determinate cariche, saranno comunque legati da interesse a quella parte politica che li appoggia, la quale se non riesce al primo tentativo si servirà di altri per ottenere il proprio scopo: la cancellazione di un percorso culturale non consono, non allineato.
    Ci sono curatori che riescono a mantenersi liberi, ma lo fanno a fatica, perché vengono continuamente attaccati.
    La semplificazione è un altro discorso: ora non sono addentro a quello che vuol dire dirigere uno spazio, come per esempio le Papesse (conosco altre realtà, ma non ne voglio parlare ora perché è in corso una polemica, e non vorrei con le mie parole peggiorare la situazione), però quando vengono mosse le prime critiche come basi di una futura e auspicata destituzione, di solito si rivolge l’attenzione dell’opinione pubblica sulle spese che la comunità deve sostenere per sovvenzionare un lavoro che, a detta di chi critica, non porta un “ritorno” di visite o di utili, non è accreditato dalla critica più attuale (come fosse il verbo discriminante).
    E allora uno come fa? Come fa a far capire che la cultura non è (o almeno non dovrebbe essere)asservibile alla politica?
    Ecco per esempio potrebbe intervenire lo stesso curatore delle Papesse, se avesse il tempo e se lo ritenesse utile e non dannoso, a spiegare come uscire dall’empasse, qual è il suo metodo.

  153. La situazione a Siena è di nuovo bruttina. Il comune pare non interessarsi alle papesse, l’atmosfera è tesa, speriamo…

  154. Volevo aggiungere un’altra cosa: più spesso però è la destra che porta a questo svolgimento dei fatti, la destra attuale in particolare, che fonda la sua forza sull’arroganza sul presunto cambiamento e su un subdolo vittimismo, perché fondamentalmente chiusa. Entro ad essa ci sono persone valevoli,libere, ma chi muove i passi d’espansione e appiattimento sono altri. Chi mette in condizione di dover semplificare, di impoverire se non chi con l’intenzione di occupare feudi vuole mutare l’andamento e la direzione di un centro di cultura? Facciamo tutti mostre sull’impressionismo, sugli artisti più quotati sul mercato, copiamo i musei stranieri e i metodi internazionali, insomma anche l’arte è un businnes facciamolo vedere chiaramente: i soldi son pochi quello che non rende, non deve aver spazio. Sì l’arte è anche questo, ma non SOLO questo. Se si va per questa strada è inevitabile una perdita, che porterà verso il grado zero, la colonizzazzione culturale, dove anche gli autori per avere il loro spazio o riuscire a vivere della propria arte dovranno usare codici imposti, perché altri li avranno perduti. E anche la critica prenderà questa strada.
    Ho cupamente estremizzato, come al solito, e senza sapere indicare alternative, ma nel tuo messaggio, Francesco, ho letto qualcosa che condivido ma espressa in un modo un po’ tendenzioso. Io però sono una che fraintende spesso.

  155. Cara Anna,

    ho cercato anch’io “cupamente” di estremizzare, effetivamente la mia riflessione era molto tendenziosa e più a vasto raggio. Estenderla a tutto il contesto cittadino, questa era la riflessione, pensiero o presentimento, nata dopo fatti e notizie apprese in giro, nella città.
    E se veramente, ricordo che la mia è solo un’ipotesi, ci fosse in atto un progetto di semplificazione mirato, perché non condiviso da alcuni personaggi di sinistra?
    Uno scontro interno, per frenare un programma di rinnovamento, iniziato da qualche decennio, avviato per creare un modello cittadino che non rientrasse in quella tipologia di potere allineato, chiuso dentro una cerchia molto ristretta e che invece aveva intuito che si poteva andare molto più oltre, delineando una struttura organizzativa capace di creare, sviluppare, progredire un contesto aperto di cultura, scambio e sviluppo.
    Che l’atmosfera sia tesa è vero e si sente, che sia solo una sensazione?

  156. Caro Francesco,
    solo se puoi e se non c’è rischio di aggrovigliare ancor di più una situazione che definisci tesa, quali sono i fatti e le notizie cui ti riferisci?
    Ciao

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui