Diventa quasi minore l’importanza di come la mostra sia realizzata tanto è significativo il progetto curatoriale: presentare dieci artisti di livello internazionale attraverso le opere che essi stessi collezionano.
Le curatrici, Pieranna Cavalchino e Cornelia Lauf, hanno chiesto a dieci artisti di proporre parte delle loro collezioni private, sia opere d’arte che semplici oggetti. Il risultato è sui due piani del Palazzo delle Papesse dove le opere esposte da questi “osservatori anomali ”, come li chiama Sergio Risaliti direttore del Palazzo, sono in mostra. Grande importanza assume, a questo livello, la scelta che gli artisti compiono nei confronti di altri artisti. Ed ecco dunque una serie di opere totalmente disomogeneo.
Che nesso c’è tra la collezione di cartine per arance di Luigi Ontani e le statue medioevali di Michelangelo Pistoletto? O ancora tra l’opera metatematica “Private Collection” di Giulio Paolini e gli studi a penna di Giorgio de Chirico presenti nella collezione di Picasso ? Che nesso c’è, si diceva, se non quello di collezionare?
Da non perdere, lungo i due piani del percorso espositivo, i sorprendenti divanetti rossi che ricordano perfettamente l’opera del futurista Boccioni “Sviluppo di una bottiglia nello spazio ”. Segnaliamo infine la non sempre chiara disposizione delle didascalie, piccolo problema solo in parte risolto dalla mappa della mostra distribuita all’ingresso.
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Gentili amici,
come faccio a sapere le didascalie delle foto inserite in questo articolo???
ORIGINALE CASPITA !
Devi andarci sopra con il mouse, e attendere un secondo...vedrai che compare la didascalia. Per l'immagine in alto invece credo che non sia possibile ahimè...pregi e difetti della tecnologia!!