Se oggi nel campo dell’illustrazione per ragazzi si tentano strade di ricerca e d’innovazione, così non era negli anni ’50. Vigeva il realismo e l’estetica scontata di Walt Disney mezzo secolo fa quando Leonardo Mattioli si prese la briga di condurre il grande immaginario dell’arte contemporanea d’avanguardia di quegli anni nel mondo della grafica. Le sue prime opere per decorare il Pinocchio di Collodi risalgono al 1953 (l’editore era Vallecchi di Firenze) e segnano una cesura ed anche
Questo pinocchio nero e dinoccolato inserito in scenografie essenziali ma evocative, è solo uno dei lavori presenti nella mostra che il Santa Maria della Scala dedica all’illustratore fiorentino scomparso due anni fa. L’evento, curato da Lorenzo Fontanelli e da Giovanni Mattioli, figlio del maestro, ottimamente allestito in una sala del museo senese, presenta una completa panoramica sulla produzione di illustrazioni di Leonardo Mattioli. Oltre ai suoi due Pinocchio, il primo del ’53 ed il secondo del ’97, troviamo i disegni per la storia d’ambientazione russa Ciuk e Gheck che nel 1956 gli valsero la vittoria al Premio Collodi. Sempre per restare nell’ambito dell’illustrazione, un’ampia sezione è dedicata all’ultimo periodo (anni ’80 e ’90) quando il tratto si fa meno netto, le figure si sfumano e i volumi perdono quelle specifiche caratteristiche futur-cubiste degli anni ’50 e ’60.
In parallelo alle illustrazioni Leo Mattioli lavorò in maniera continuativa per grandi case
La mostra si conclude rendendo conto dell’ampia ed articolata produzione di manifesti da parte del Mattioli. La committenza quasi sempre pubblica ha permesso all’illustratore, durante gli anni ’70 e ’80, di esprimersi felicemente su temi di grande rilevanza sociale e politica. I manifesti sulle questioni del lavoro (la festa del Primo Maggio come la piaga degli infortuni) piuttosto che sugli incendi boschivi, sottolineano l’interessante poliedricità della produzione figurativa di un maestro d’ora in poi da annoverare tra i principali del nostro dopoguerra, non solo per quanto concerne la grafica e l’illustrazione.
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Belle ed interessanti le opere di Leonardo Mattioli, al quale porgo i miei omaggi.
Bello l'articolo di Massimiliano Tonelli.