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fino al 17.XI.2002 Elger Esser/Olivo Barbieri – Cityscapes Landscapes Siena, Palazzo della Papesse
siena
Da anni si distinguono per la qualità della loro produzione. Alle Papesse l’uno riflette sulla campagna (landscapes) e l’altro sulla città (cityscapes). Cercano di vincere una delle sfide più ardue per un fotografo: raccontare qualcosa di nuovo sul paesaggio senese…
Reduci da importanti mostre personali in gallerie private rispettivamente a Roma ed a Firenze, il tedesco Elger Esser ed il modenese Olivo Barbieri s’incontrano a Siena.
Cosa ci potrebbe esser di più banale, di più ‘visto’, di più scontato e di più facile e prevedire che parlare di paesaggio toscano nella città del Palio? Nonostante alcune lievi sbavature nelle scelte di allestimento, la mostra curata al Palazzo delle Papesse da Paola Tognon, sfiora soltanto la trappola del luogo comune. Ma non vi casca.
Trasferitisi a Siena per alcuni giorni durante lo scorso luglio, i due autori hanno proceduto autonomamente ma in parallelo. La città ed i suoi monumenti per Olivo, i dintorni e la provincia per Elger.
Elger Esser (Stoccarda, 1967), fotografo tedesco formatosi a Roma, sta lavorando negli ultimi anni attorno all’idea di Grand Tour. Le sue immagini sono il frutto, quasi la documentazione, di un percorso intellettuale da Goethe del terzo millennio. E’ stato a Matera, a Venezia ed oggi percorre con la sua auto d’epoca l’oceano di colline della provincia di Siena. Ed è proprio questa vettura, rigorosamente targata Dortmund, il filo rosso che percorre tutti gli scatti di Esser; elemento ricorrente, rassicurante, ma forse nota stonata ed anticonvenzionale in boschi, radure e strade bianche. La natura è il soggetto prediletto da Elger che propone paesaggi indefiniti, resi omogenei da un trattamento dell’immagine che accentua ricorrentemente i toni del giallo e del bianco. Il risultato è ad alto tasso di poeticità-vintage: Elger produce flash della memoria, stimoli visivi che riportano alle foto ingiallite conservate dai nonni, neo-vedutismi senza tempo.
Quelle di Olivo Barbieri (Carpi, 1954) sono immagini incerte, visioni insicure, prospettive inusitate capaci di sviare la percezione e di giocare sul confine che separa la realtà dalla sua icona. Il Duomo di Siena diventa maquette, plastico in scala di se stesso. La folla che gremisce Piazza del Campo pare, d’un tratto, artificiale corollario umano ad un qualsiasi progetto architettonico. Nelle foto di Olivo tutto sembra finto, ricostruito, riadattato. I soggetti, elementi urbani o umani, prescindono la loro collocazione naturale; vivono in oasi cromatiche – più o meno ampie – che chiedono spazio ad ampie campiture sfocate. Da Roma a Nuova Delhi, da Tokio a Shanghai fino a Seattle Barbieri punta il suo obiettivo sulla realtà, ne accentua – per paradosso – le caratteristiche irreali e restituisce immagini spiazzanti che mescolano un’estetica glamour ad una brusca sensazione di risveglio post-incubo.
Ed è proprio un lavoro di Olivo Barbieri, doppia visione della basilica di San Galgano dai cromatismi ipertrofici collocato dalla curatrice al centro dell’esposizione, a segnare il punto d’incontro tra le estetiche dei due fotografi. La famosa chiesa senza tetto ha sì i contrasti metafisici e le vaste sfocature tipici di Barbieri, ma inaspettatamente inizia a farsi giallognola…
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massimiliano tonelli
mostra vista il 13 settembre 2002
PALAZZO DELLE PAPESSE, via di città 126 (centro storico – duomo), mart_dom 12_19, intero € 5, ridotto € 3,50, catalogo Silvana Editoriale (37€) con un testo di Paola Tognon, Marco Pierini, Maurizio Bettini, Pippo Ciorra, Pier Luigi Sacco e con un ‘diario di viaggio’ tra Lorenzo Fusi, Paola Tognon, Elger Esser ed Olivo Barbieri. Tel 057722071, papesse@comune.siena.it, www.papesse.org , servizi igienici: SI, bookshop: SI, bar/ristorazione: NO, accesso disabili: SI, tempo di visita: 45min, lingue straniere: INGLESE
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