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fino al 20.I.2002 Le Repubbliche dell’Arte – Paesi Nordici Interferenze Siena, Palazzo delle Papesse
siena
Dall’Islanda alla Finlandia il successo degli artisti nordici è montato sempre di più negli ultimi anni. Per fare il punto della situazione era necessaria una mostra come quella allestita a Siena: alle Papesse la più grande collettiva mai organizzata sull’arte contemporanea scandinava...
In un momento di grande fulgore dell’arte scandinava, mentre è stato onere dell’appena conclusa Biennale proporre le migliori tendenze nordiche, è ora compito impegnativo del Palazzo delle Papesse ‘fare il punto’ sul panorama con la maggior colletiva di questo tipo mai organizzata in Italia.
Inclusa nel ciclo ‘Le Repubbliche dell’Arte’, ideato dal direttore Sergio Risaliti, la mostra ‘Paesi Nordici – Interferenze’ suggella tre lustri (1985-2000) di grande spolvero creativo da Copenhagen a Reijkyavik. L’esposizione – curata da Caroline Corbetta e da John Peter Nilsson – si colloca, completandolo, alla fine di un fortunato viaggio espositivo che ha già visto la Svizzera, l’Israele e la Germania protagoniste.
I diciassette artisti selezionati si fanno interpreti di una produzione visiva disincantata, priva di clichè e luoghi comuni, ma attenta a scottanti questioni socio-psicologiche. La natura, grande protagonista dell’arte nordica nei secoli passati (si pensi a Dahl, Munch…) è ancora presente ma diviene sfondo o, riprendendo il titolo della mostra, elemento di interferenza. Va in questa direzione l’installazione di Henrik Håkansson che colloca il suono di un grillo come sottofondo sonoro irrinunciabile in tutto il primo piano; con lo stesso meccanismo operano i finlandesi Markus & Seppo Renvall: la loro installazione, anch’essa percorsa da numerosissime interferenze audio/video, è una sconfinata ‘natura morta’ che invade l’intero piano terra con vecchi proiettori, gadget da discoteca anni ’70, televisori di modernariato ed ogni sorta di immaginario old-tech . In questo cimitero tecnologico è stata installata una sauna funzionante e diffusamente utilizzata durante la serata di opening.
Il background naturale è individuabile nei video psicosociali di Anikka Larsonn e di Peter Land. Nel primo caso due protagonisti si fanno interpreti di simbolici giochi di potere in un contesto che, nonostante l’apparente asetticità patinata e metafisica, tradisce l’ambientazione urbana e dunque naturale della storia. Land pone una grottesca scena di suicidio – che è grande problematica sociale in Scandinavia – in uno stereotipato bosco nordico. Nelle foto di Année Oloffson lo spettatore è ‘disturbato’ dall’immagine solo a prima vista ambigua del rapporto padre/figlia. Altre dinamiche domestiche, questa volta surreali, sono nei tre video di Eija-Liisa Ahtila che si serve del sincopato idioma finnico per trasmettere tensione alla narrazione.
Un curatissimo allestimento dona grande suggestione al video di Magnus Wallin (Physical Paradise) che pone le realtà virtuali e artificiali come mezzi di riscatto sociale; coraggiosa anche la costruzione, nell’altana del palazzo, di una camera oscura all’interno della quale le diapositive di Knut Åsdam sostituiscono all’abituale panorama di una Siena ‘da cartolina’ immagini di anonime periferie urbane.
La singolare assenza della pittura e l’allestimento incerto delle belle foto di Thorbjørn Rødland raffiguranti il clero norvegese (ma spesso le decorazioni ottocentesche delle sale ostacolano) non intaccano la qualità assoluta della mostra che aggiorna e rende conto in maniera efficace, puntuale e ragionata dell’intera scena artistica nordeuropea.
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www.papesse.org
massimiliano tonelli
mostra vista il 10 novembre 2001
”Le Repubbliche dell’Arte – Paesi Nordici – Interferenze”, Siena, Palazzo delle Papesse, via di Città 126, dal 10 novembre 2001 al 20 gennaio 2002. Dal Martedì alla Domenica dalle 12 alle 19, stampa.papesse@comune.siena.it , 0577 22071, accesso disabili: SI, servizi igienici: SI, lingue straniere: INGLESE, audioguide: NO, bar/ristorazione: NO, bookshop: SI.
artisti invitati
Eija-Liisa Ahtila (FIN), Knut Åsdam (NOR), AK Dolven (NOR), Henrik Håkansson (SVE), C M von Hausswolff + Leif Elggren (SVE), Clay Ketter (SVE), Peter Land (DAN), Annika Larsson (SVE), Ann Lislegaard (DAN), Lars Nilsson (SVE), Anneè Olofsson (SVE), Henrik Plenge Jakobsen (DAN), Markus & Seppo Renvall (FIN), Thorbjørn Rødland (NOR), Vibeke Tandberg (NOR), Thorvaldur Thorsteinsson (ISL), Magnus Wallin (SVE).
[exibart]
vedere, pensare, allestire, scrivere, pubblicare…il cerchio si chiude alle Papesse, il primo centro di introduzione e conoscenza della contemporaneità contemporanea
W i Papi e lor signore
nebbia e freddo giorni lunghi e amari
dite al sindaco di passare alle papesse il venerdì sera anzichè all'”auditorium ” di Vico Alto.
speriamo che il sindaco ci passi per davvero a vedere la mostra…A Siena si dice che alle Papesse non si vede mai….che roba!!!
Una mostra che presenta scottanti questioni socio-psicologiche è una mostra che merita di essere veduta per il suo alto valore.
Una mostra che ci porta a spaziare nei problemi sociali, che ci fa guardare dentro, che ci fa meditare.
Il Palazzo delle Papesse, Siena, fa onore a tale mostra.