Rispetto allo stereotipo della ricerca dell’oriente, del viaggio ai confini del Mondo, Ikuyo Toba ha fatto un percorso esattamente inverso. Nel 1959, insieme al maestro Sho Chiba (morto a Tokio nel 1987) suo marito, approda in Italia. I due artisti arrivano a Siena che sarà il punto di partenza di un cammino che poterà a Milano e poi a Roma dove Ikuyo abita attualmente.
Il percorso fisico si arricchirà poi con numerosissimi viaggi, soprattutto in Asia ed Africa, testimoniati in maniera netta all’interno delle opere di Ikuyo Toba .
La mostra presenta una gran parte della produzione ed è la prima personale dell’artista a Siena città alla quale è fortemente legata.
In un suo intervento nel bel catalogo edito da De Luca, Ikuyo dichara il suo amore per la città regina del gotico e del medioevo, per la città coronata da un paesaggio che “ti cattura, ti affascina con le sue colline dalle curve gentili, le strade tranquille che salgono verso l’infinito”.
Passando dal percorso fisico al percorso mentale e poetico notiamo allora come è stata proprio l’Italia e la Toscana a modificare anche la scelta dei soggetti da parte di Ikuyo Toba. ”Quando ero in Giappone mi interessavo ai personaggi, alle figure, oggi mi interessa la natura, il paesaggio” ci ha confessato l’artista. Questo amore verso il paesaggio, eccezionale eredità del mondo figurativo giapponese, la porta ad interpretare in maniera dolce, delicata e profonda ambientazioni diversissime che vanno dai colli del Chianti al deserto del Mali. “Ho viaggiato molto, questa mostra è molto mia perché in queste opere ci sono tutti gli elementi dei miei viaggi, i paesaggi
Da segnalare, concludendo, all’inizio dell’esposizione dei leggerissimi disegni che rendono in maniera semplice e delicata quella moltiplicazione di emozioni che è il Palio.
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