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fino all’1.VI.2003 Le Biccherne di Siena-Arte e Finanza all’alba dell’Economia moderna Siena, Santa Maria della Scala
siena
Tra arte ed amministrazione, tra creatività e politica. Le tavolette di biccherna servivano per donare degna copertina ai documenti economici della Repubblica di Siena. Commissionate anche ai grandi dell’epoca come Francesco di Giorgio e Sano di Pietro. Dopo un tour internazionale arrivano in città…
Grande tour italiano per le Biccherne senesi. Dopo il Palazzo del Quirinale a Roma, la Galleria Corcoran a Washington arrivano al Museo del Santa Maria della Scala a Siena. E’ dunque il museo cittadino più famoso a dare un punto d’osservazione alle Biccherne, cioè semplici pannelli di legno decorati con soggetti vari che durante tutta l’età medioevale e rinascimentale, andavano a decorare la pagina di apertura deidocumenti ufficiali della Repubblica senese. Cinquanta pezzi provenienti dalla collezione nell’Archivio di Stato di Siena, molte delle quali sconosciute al grande pubblico, danno una visione originale e chiara di quello che fu l’arte e l’economia senese dal XIV al XVI secolo ed il rapporto che ha sempre intercorso tra l’arte, l’amministrazione, la politica e la finanza senese.
Le Biccherne di Siena costituiscono un chiaro esempio dell’obiettivo portato avanti durante l’arco di molti secoli dalla politica locale, che ha sempre cercato di coniugare valori estetici a contenuti civili. Altri gli esempi illustri che dimostrano il forte legame tra arte e politica come il grande affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, l’affresco di Guido Riccio da Fogliano e della Maestà dipinti da Simone Martini a Palazzo Pubblico oppure il grande ciclo degli Uomini Famosi della Sala del Concistoro realizzato da Domenico Beccafumi sempre nel palazzo comunale senese.
Era l’ufficio responsabile delle tasse, dei dazi sulle merci e delle imposte che dal XIV secolo commissionava ai più grandi artisti locali le tavolette dipinte. In mostra troviamo i nomi più eccellenti della pittura senese dal medioevo e al rinascimento maturo, ma anche personalità meno conosciute con opere caratterizzate dall’alto valore iconografico, estetico ed artistico. Curioso è trovare una biccherna del 1258 realizzata dal monaco Ugo di San Galgano, accanto ad una tavoletta del 1357 realizzata dal grande Luca di Tommè, proseguendo fino ai piccoli capolavori di Giovanni di Paolo del 1436, di Sano di Pietro con temi religiosi realizzati tra il 1451 ed il 1457, arrivando alle tavole realizzate da Francesco di Giorgio Martini, il più illustre artista del rinascimento senese, fino ad arrivare ad opere del XVII secolo realizzate da Francesco Vanni.
Ecco che il Santa Maria della Scala con questo suggestivo allestimento sta dimostrando ancora una volta la sua grande attenzione alla storia e all’arte locale, non negando, anzi esaltando le sue radici culturali, nella speranza, però, che questo possa portare gradualmente alla organizzazione di eventi culturali di tipo sovranazionale, dando un respiro meno provinciale ad un museo dalle grandi potenzialità.
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Santa Maria della Scala (centro storico – duomo), sala San Pio
Piazza Duomo- Siena
dal 7 dicembre 2002 al 1 giugno 2003
catalogo Retablo
Ingresso 5, 20 euro
Orario di apertura tutti i giorni 10-18
Per Informazioni: 0577 22 48 11; infoscala@comune.siena.it
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