Non capita spesso che una complessa opera di restauro, perdippiù applicata su un manufatto di pregevolissima fattura, sia aperta al pubblica. E’ quello che sta capitando già da alcuni mesi nei sotterranei di quel giacimento di cultura che è il Santa Maria della Scala dove la Fonte Gaia, opera somma di Jacopo della Quercia, si trova sul filo tra il suo passato ed il suo futuro.
La fonte, la più rappresentativa tra le decine di fonti monumentali che adornano la città, venne progettata e realizzata agli inizi del ‘400 dal più grande artista senese dell’epoca: Jacopo della Quercia. I danni arrecati alla fonte non tardarono e già nel 1468 vennero rotti testa e braccio ad un angelo di marmo, durante una caccia ai tori svoltasi in Piazza del Campo; nel seicento vi vennero affisse targhe ammonitorie per evitarie che la fonte diventasse un immondezzaio; nel settecento una statua angolare venne abbattuta da una folla impetuosa, in occasione di un Palio.
La Fonte di Jacopo divenne dunque tanto logora da decidere di sostituirla, nel 1868, con una copia in marmo di carrara scolpita da Tito Sarrocchi. I resti dell’antica fonte vennero presto dimenticati ed abbandonati in un magazzino fino al 1904 anno in cui si svolse la grande mostra sull’arte antica senese. In quell’occasione la fonte fu approssimativamente ricomposta e situata in un loggiato del Palazzo Pubblico, in sostanza all’aperto. Tale situazione, pensata come provvisoria, divenne invece definitiva. Solo nel 1989 il comune di Siena incarica l’Opificio delle Pietre dure di Firenze di restaurare la povera Fonte.
Ad oggi la fonte, o meglio quella parte di essa su cui si è iniziato il restauro, ha trovato un alloggio sicuro nei sotterranei del Santa Maria della Scala. I restauratori lavorano sui marmi di Jacopo della Quercia all’interno del percorso museale della cittadella della cultura senese: un vero laboratorio didattico visibile da tutti. Tra due anni, quando i restauri saranno completati, la Fonte sarà uno dei vanti del Museo ritrovando infine la dignità di monumento simbolo della città.
massimiliano tonelli
In prima al Teatro Carignano di Torino, Valerio Binasco porta in scena lo spettacolo di Andrew Bovell, un ritratto toccante,…
Più che gli stati d’animo e le emozioni, credo che siano i concetti e le idee a stimolarmi maggiormente.
La Galleria BPER Banca propone un percorso multisensoriale che intende coinvolgere il pubblico in una riflessione collettiva sulla necessità di…
76 artisti internazionali, tra cui anche tre italiani, invitati alla quarta edizione della Bangkok Biennale: le fotografie delle mostre diffuse…
In programma dal 15 novembre 2024 al 28 luglio 2025, "Maria Lai. A Journey to America" è la prima retrospettiva…
SpazioVolta presenta il nuovo spazio espositivo nella ex chiesa cinquecentesca di San Rocco, a Bergamo, con un suggestivo progetto site…
Visualizza commenti
Tutta la redazione, anche a nome dei lettori, ringrazia i commenti acuti ed interessanti degli studenti del LAS Boccioni di Milano.
Continuate a seguirci ed a commentare le nostre iniziative.
Finalmente una bella mostra di restauro, comprensibile, documentata, scientifica e piacevole...bravissimi. Si potrebbe avere materiale documentario ulteriore? grazie LAS BOCCIONI P.LE ARDUINO 4 MILANO
Una mostra che è un viaggio nel tempo... le luci davano l'idea di una messa in scena dell'antico. Qualche perplessità per il video, un po' ripetitivo e al di sotto, forse, delle sue potenzialità...bravi....
SUGGESTIVA L'ILLUMINAZIONE....BELLO IL TUTTO.... PERO', ALZATE IL VOLUME DEL VIDEO E METTETE A DISPOSIZIONE UNA GUIDA PER MEGLIO ILLUSTRARE LA MOSTRA .... GRAZIE
FONTE GAIA ..... BELLA L'UBICAZIONE DELLA MOSTRA, CHIARA E COMPRENSIBILE L'ESPOSIZIONE, INTERESSANTE IL PASSAGGIO DAL CALCO ALL'INTEGRAZIONE...SEMPLICEMENTE GAIOSO!!!!!