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Sono stati uno dei casi artistici degli ultimissimi anni. Misteriosi, nascosti, mai visti, evanescenti artisti digitali che di volta in volta hanno millantato nomi di battesimo diversi, hanno denunciato nazionalità svariate (spagnoli? italiani?). Durante la scorsa Biennale l’hanno attraversata da protagonisti presentando un virus informatico nel padiglione della Slovenia. Insomma gli 0100101110101101.org (un tempo Bologna-based, oggi residenti a Barcellona) hanno contribuito nettamente ad affermare il fenomeno net art a partire dal 2000.
Oggi, tuttavia, l’alone di segretezza sembra svanire. Il duo di netartisti infatti sono invitati a 030 che oltre ad essere il prefisso telefonico di Brescia è anche una mostra (Palazzo Bonoris, dal 3 maggio all’1 giugno, 03046499, da martedì a domenica dalle ore 15,00 alle 19,30, a cura di Fabio Paris e di Francesco Tedeschi, inaugurazione ore 18) sull’ultima fertilissima generazione di artisti bresciani. Ed ecco che tra Gabriele Picco e Monica Bonvicini spuntano i Nostri.
Cosa c’entri con Brescia ce lo confessa un beninformato concittadino: “Ma quali fantasmini del web, gli zerouno sono originari di qui, anzi di Palazzolo sull’Oglio, una cittadina della Franciacorta!”..
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Al di là della notizia, mi pare si debba annotare l’intraprendenza di Fabio Paris, che sta dando un’identità interessante alla galleria di cui è titolare: una linea di lavoro, poche mostre scelte con rigore (penso a Ceolin, De Meo, Di Caprio) e un carattere affabilissimo sono gli ingredienti che permettono di convivere con il colosso Minini.
accidenti che bella sviolinata… e fatta da un critico, poi, risulta davvero disinteressata. complimenti.
non per fare il saputello.. ma pensavo fosse ovvio da almeno un paio d’anni che tutti (gli interessati) sapessero che Alessandra e Lamberto fossero da vicino brescia…