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Leone d’Oro per il film The White Album di Arthur Jafa, afro-americano 58enne nato nel Mississippi e rappresentato da Gavin Brown Enterprise, “un saggio, una poesia, un ritratto per riflettere sul tema razziale”
Leone d’Argento per Haris Epaminonda, cipriota di casa a Berlino in Italia rappresentata da Massimo Minini
Per il padiglione Nazionale invece la menzione speciale va al Belgio di cui vi abbiamo raccontato “Mondo Cane”, in apparenza ironico, mentre in profondità decisamente profondo, “per il suo humor spietato e la sua visione alternativa dei rapporti sociali in Europa”.
Dulcis in fundo – e lo avevamo intuito – Leone d’Oro per il miglior padiglione alla Lituania “per la sua critica inattesa al tempo libero della contemporaneità”, di cui avrete ormai visto milioni di foto sui social media (in alto), e di cui vi rimandiamo alla lettura della nostra notizia.
La giuria, quest’anno, è stata composta dalla Presidente Stephanie Rosenthal (Germania), Presidente di Giuria, è direttrice del Gropius Bau di Berlino, dalla curatrice Defne Ayas (Turchia/Olanda) impegnata alla V-A-C Foundation di Mosca, dalla direttrice della Galleria Nazionale di Roma Cristiana Collu, Sunjung Kim (Corea) curatrice attualmente Presidente della Gwangju Biennale Foundation e Hamza Walker (USA) direttore esecutivo di LAXART, spazio no-profit di Los Angeles.