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A circa un anno dalla chiusura di Pharmacy, il ristorante cult griffato dall’artista inglese Damien Hirst viene fatto letteralmente a pezzi… per venderlo all’asta ovviamente.
Fondato a Londra nel 1998 nel quartiere di Nothing Hill, dal trio Matthew Freud, Liam Carson e dall’artista punta di diamante della Young British Art, il locale si presentava come una vera e propria celebrazione del Damien Hirst world. In un contesto asettico, vi si cenava tra medicinali, arredamento ospedaliero, provette e quant’altro.
Il 18 ottobre a New Bond Street, Sotheby’s mette all’incanto, in un evento sensazionale per i collezionisti, tutto ciò che di quel locale poteva essere riciclato. Ed è riuscita a cavarne qualcosa come 140 lotti, tra dipinti che decoravano le pareti, sgabelli, lampade, cristalleria, armadietti e posacenere.
La forbice dei prezzi si annuncia interessante in tutti i sensi: i lotti importanti possono raggiungere anche le 300.000 sterline di quotazione, ma qualche pezzettino ha base d’asta di appena 50.
Tra i pezzi più importanti ovviamente i celebri monocromi con inserti di farfalle, ma anche ben 11 armadietti per medicinali ed una scultura che riproduce la catena del DNA. Abbordabili anche per i comuni mortali sono al massimo i bicchieri (una coppia di calici da Martini parte da 50-70 sterline) o i posacenere in forma di pillolone (£ 100/150).
In asta anche i disegni originali per il progetto di Hirst, che destinerà il ricavato di un’opera ad un’associazione per disabili che sostiene da anni.
C’è da scommettere che i collezionisti fans di Hirst che si contenderanno i pezzi di Pharmacy si ritroveranno tutti a Napoli una decina di giorni dopo quando, il 30 ottobre, si aprirà la grande rassegna dedicata all’artista, The Agony and the Ecstasy. 40 opere selezionate al Museo Archeologico Nazionale per un evento straordinario ed imperdibile.
Per informazioni maggiori sulla mostra di Napoli clicca qui
[exibart]