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Monet e gli Impressionisti segreti, quelli che non avete ancora visto, perché conservati in collezioni private. E questo è solo l’inizio, perché Palazzo Bonaparte, recentemente ristrutturato da Generali Italia, promette di diventare un nuovo polo d’arte e cultura, in una città come Roma che, oggi, sente il bisogno di progettualità concrete e strategie ad ampio respiro.
La fondazione del Palazzo storico risale al 1677 e, nel corso della sua lunga storia, ha visto avvicendarsi le famiglie romane Cervini, Margani, D’Aste e Rinuccini, fino all’acquisto, nel 1818, di parte di Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, che era solita osservare il passeggio tra piazza Venezia e via del Corso dal famoso balconcino verde, diventato un simbolo del Palazzo stesso. Con i suoi circa 3mila metri quadrati di mosaici, affreschi e stucchi, Palazzo Bonaparte è uno scrigno barocco ma dal rigore rinascimentale, opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi.
Dal 1972, l’edificio monumentale è parte del patrimonio immobiliare di Generali e, dopo un importante restauro, diventerà il primo spazio Generali Valore Cultura, grazie alla partnership con Arthemisia. Valore Cultura è il programma pluriennale di Generali Italia, nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio.
«Fare azienda in modo moderno vuol dire affiancare l’impegno verso i nostri 10 milioni di clienti con un impegno concreto verso le comunità. Questo per noi è essere Partner di Vita delle persone e in questa nostra ambizione si colloca l’apertura e la valorizzazione dei nostri asset come Palazzo Bonaparte: un bene che, grazie anche alla collaborazione di un operatore importante come Arthemisia, diventa un polo di sviluppo per la comunità», ha dichiarato Marco Sesana, Country Manager & CEO of Generali Italia and Global Business Lines. In programma, mostre, eventi culturali e didattici, con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani.
L’apertura ufficiale è prevista per il 9 luglio, con orario continuato dalle 14 alle 24 e sarà occasione per vedere i restauri, gestiti da Generali Real Estate SGR, con l’affiancamento della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, durati oltre dodici mesi. I lavori hanno riguardato sia gli spazi interni che l’esterno dell’edificio, in particolare i tre piani superiori, con l’obiettivo di rinnovare e rendere più funzionali gli ambienti, con nuovi pavimenti, illuminazioni LED e impianti di climatizzazione, rispettando tutti gli elementi architettonici, storici e decorativi
Invece, per la prima mostra si dovrà aspettare dopo l’estate. Il 6 ottobre arriverà, infatti, “Impressionisti segreti”, con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.
«Partecipare alla nascita del nuovo polo culturale Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte a Roma è per noi un grande privilegio; vi porteremo importanti mostre d’arte, iniziando con uno dei temi più appassionanti per il pubblico, l’Impressionismo. Con Generali condividiamo da anni l’obiettivo di aprire le porte della cultura a quante più persone possibili, certi del valore sociale e umano derivante dalla conoscenza dell’arte», ha commentato Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia.
In alto: Devant la psyché, 1890, Ooio su tela, 55×46 cm. Collection Fondation Pierre Gianadda, Martigny, SuissePhoto Michel Darbellay, Martigny