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Cultore dell’arte e dispensatore di saggezza. Ricordiamo così Giampiero Forzani, fondatore della storica Galleria Forzani di via Mazzini, a Terni, che è venuto a mancare nella giornata di ieri, lunedì 19 marzo, all’età di 92 anni. Un uomo distinto, dall’intelligenza raffinata e brillante fino all’ultimo momento, che ha sempre rappresentato la memoria storica e artistica della città, rivestendo un ruolo centrale nel panorama culturale locale. Oltre a essere un punto di riferimento per tanti artisti, anche di caratura internazionale, insieme a intellettuali, critici e appassionati.
Nato a Terni nel 1926, ha dedicato l’intera esistenza al mondo dell’arte: da instancabile coltivatore di nuovi talenti, sempre pronto a fornire consigli preziosi, con la schiettezza e la sensibilità che solo i grandi saggi riescono a combinare al meglio. Senza mai anteporre esigenze commerciali a quelle puramente artistiche, anche nei periodi di mercato più difficili per una galleria: sempre attento alla qualità e al valore artistico di ogni singola opera o iniziativa, prima di ogni altra cosa. I suoi primi passi nel mondo dell’arte risalgono al dopoguerra, come corniciaio, per poi dare vita, negli anni ‘50, alla sua Galleria, ancora oggi al centro della vita culturale cittadina. E dove ha trascorso l’intera vita, accanto al figlio Massimo, che ne ha raccolto la conoscenza e la sensibilità artistica.
Da grande conoscitore di arte e autentico affabulatore, con i suoi infiniti aneddoti e le storie di tanti artisti e pittori, ha arricchito le giornate dei molti amanti della materia che, nel corso degli anni, hanno frequentato la galleria, considerandolo un libro aperto sulla storia culturale della città, e non solo. Tra le sue ultime apparizioni da “protagonista”, ricordiamo la mostra di maggio 2017 “Informale ’60”, con la quale raccontava in prima persona l’esperienza e la poetica di cinque artisti ternani che hanno fatto la storia, pur non avendo conquistato le cronache internazionali. Fornendo un importante contributo alla storia e alla cultura della città, consegnando una preziosa testimonianza, che non può passare inosservata. Come la sua memoria: destinata a rimanere indelebile in chiunque abbia avuto a che fare con l’arte, a Terni e nel centro Italia. (Alessio Crisantemi)