06 ottobre 2014

Addio a Igor Mitoraj. Scompare a 70 anni a Parigi lo scultore appassionato delle forme classiche, legatissimo all’Italia

 

di

Igor Mitoraj

Era nato in Polonia 70 anni fa, ma in Italia aveva lavorato moltissimo, da guadagnarsi talvolta l’appellativo non troppo lusinghiero di scultore “per le piazze”, come il collega Arnaldo Pomodoro. 
Parliamo di Igor Mitoraj, recentemente esposto anche a Pisa e a Pietrasanta, dove l’artista aveva uno studio dal 1983, e dove è stato protagonista dell’allestimento della Lunetta sulla chiesa di Sant’Agostino (anche quest’opera criticata dalla politica locale per “questioni di stabilità” che la pesante scultura avrebbe comportato all’architettura). 
Dal 1968 residente a Parigi, Mitoraj è scomparso in una clinica della capitale francese dove da tempo era in cura per una grave patologia. 
«Igor, oltre ad essere un artista straordinario ed un uomo dalla profonda sensibilità era a mio avviso un vero poeta dell’anima, visto che con le sue opere e le sue parole sapeva emozionarti e coinvolgerti. Avevamo deciso di allestire, nel 2015,  una sua grande mostra, in piazza Duomo: questo progetto andrà avanti, come da suo e nostro preciso volere.  Con lui se ne va un amico di Pietrasanta e della sua comunità», ha dichiarato poco fa il sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi. 
«Con Igor Mitoraj scompare la figura unica di un grande artista del nostro tempo che, attingendo alla creatività profondamente colta delle origini mitteleuropee e della formazione parigina, ha saputo creare un mondo parallelo in cui, per il tramite dei suoi bronzi, abitano tra noi gli dei, gli eroi, i miti arcaici d’Occidente. Vicino, per suo sentire e per sua scelta, all’immenso patrimonio d’archeologia e d’arte sedimentato dalla Storia nei musei e nei giardini storici di Firenze, Mitoraj ha voluto in più occasioni manifestare questa sua appartenenza ideale, integrando le sue opere alle raccolte permanenti, in occasione di belle mostre e di doni preziosi [ad esempio la grande scultura del Tindaro screpolato nel Prato dei castagni del Giardino di Boboli, donato dopo la sua mostra antologica del 199, n.d.r], per i quali si torna a manifestare gratitudine», sono state le parole di cordoglio della Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini.
Dopo aver studiato pittura alla Scuola d’arte e all’Accademia di Cracovia, nel 1979 dopo un viaggio a Carrara decise di passare alla lavorazione del marmo, ma sono proprio i suoi volti e busti maschili, specialmente in bronzo e quasi sempre di dimensioni monumentali, che aiuteranno a ricordarlo.

1 commento

  1. E’ morto a Parigi lo sculture Igor Mitoraj.
    di Lorenzo Bonini.
    Voluto e portato a Milano da Giovanni Testori installò una sua opera nel quartiere di Brera in piazza del Carmine e realizzò nel ’91 la fontana di piazza Papi, nel quartiere della Barona. Noto per le sue rivisitazioni della scultura greca e latina. Polacco, nato a Oederamn nel 1944, di madre polacca e padre francese, si trasferì a Parigi, per iscriversi all’École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni ’70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per più di un anno e nel 1976 fece la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi. Da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio a Parigi. Negli stessi anni ricevette il “Prix de la Sculpture” a Montrouge e il Ministro francese per la Cultura che gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Nel 1979 viaggio in lungo l’Italia per stabilirsi definitivamente Pietrasanta nell’83 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi. Nel 1994 donò alla città di Pietrasanta “Il Centauro”, nella piazza omonima. Velenosa fu la scia che si accompagnò alla decisione di donare l’Annunciazione, un altorilievo di bronzo, da ‘ accogliere’ nella facciata della Chiesa di S. Agostino. “Uno sfregio alla città e alla sua storia” fu il commento di chi contestò, con tanto d’istituzione di un comitato ad hoc. Il tutto fini al culmine di uno stupido raid vandalico, fu spezzata la lancia raffigurante il Centauro. “Questi ragazzi – commentò Mitoraj – è come se avessero rubato in casa propria. Perché il Centauro, appartiene a tutta la comunità di Pietrasanta. Denunciarli? Non si denuncia l’ignoranza: c’è stato un danno, rimedieremo, ma questi ragazzi dovrebbero imparare un po’ l’educazione. Ho sculture in tutto il mondo, in città importanti e mai, dico mai, ho visto una mia opera danneggiata per vandalismo. Pietrasanta, da oggi ha un primato molto triste”. Parole intrise di amarezza. Poi arrivò la lettera di scuse dell’autore del gesto e la cosa si sistemò. Ma, alla fine, l’amore per Pietrasanta prevaleva sempre, anche dopo le ‘evasioni estive’ in Provenza, tornava nella sua casa-studio lungo la strada Sarzanese a dare uno sguardo ai suoi minuscoli vigneti in collina.
    Grazie di cuore Igor per quello che ci hai mostrato.

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