Categorie: Speednews

Addio Gino. A Roma scompare il grande Marotta

di - 16 Novembre 2012
Aveva appena inaugurato, lo scorso 6 ottobre, in occasione della giornata del contemporaneo, la mostra “Relazioni pericolose”, alla Gnam, progetto a cui avevano collaborato anche gli studenti dell’Istituto Bragaglia di Frosinone, aiutanti nell’allestimento dell’opera Giardino all’Italiana, che originariamente era stata installata ad Amalfi, nel 1968, in occasione della mostra storica “Arte Povera Azioni Povere”. Una mostra alla cui presentazione aveva assistito lo stesso Marotta, felice, che aveva dedicato tutto alla figura della moglie. Una storia di grande sensibilità e di grande arte, che si è interrotta stanotte a Roma, dove l’artista originario di Campobasso, classe 1935, viveva e lavorava.
Del suo percorso, iniziato negli anni ’60 e divenuto internazionalmente famoso per le figure pop in metacrilato coloratissimo, avevano scritto tutti i grandi della critica italiana, da Calvesi a Dorfles, da Caramel ad Achille Bonito Oliva.
Marotta era stato, inoltre, tra gli artisti esposti nelle mostre più importanti della storia del Novecento italiano, da “Vitalità del Negativo” al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1970-71, alla IX e alla X Quadriennale, sul finire degli anni ’60, quando con Ceroli, Kounellis e Pascali era stato anche protagonista de “Ceroli, Kounellis, Marotta, Pascali. 4 artistes italiens plus que nature” al Musée des Arts Décoratifs, Palais du Louvre, di Parigi. Nel 1984 aveva preso parte alla Biennale di Venezia con Le rovine dell’isola di Altilia. Inoltre, tra gli altri, anche diverse partecipazioni nel cinema: la scenografia teatrale di Nostra Signora dei Turchi, di Carmelo Bene, nel 1972 e, oltre un decennio più tardi, le scene e i costumi di Hommelette for Hamlet, sempre per Bene, che gli avevano fatto meritare, nel 1988, il premio Ubu per la migliore scenografia. Nel 2009 era stata la volta del MACRO, che l’aveva festeggiato, dopo un periodo di assenza piuttosto lungo, con la retrospettiva intitolata a suo nome. Il modo migliore ora, per ricordarlo, è forse proprio quello di presentarsi al cospetto delle sue opere, in quel giardino pop-psichedelico che fino al 13 gennaio sarà in scena alla Gnam, in dialogo con Balla, Moore e Giacometti. Nell’emozionante bellezza di una relazione pericolosa.

Articoli recenti

  • Mostre

Sigmar Polke alla Fondazione Van Gogh di Arles in Provenza

Fino al prossimo 26 ottobre, la Fondation Vincent van Gogh di Arles ospita la mostra di Sigmar Polke "Sous les…

27 Luglio 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Arcangelo Sassolino porta le sue sculture sonore al Lerici Music Festival

A Villa Marigola un percorso tra arte contemporanea, suono e tensione materica, in mostra fino all’8 agosto

26 Luglio 2025 17:30
  • Arte contemporanea

Arriva a Valencia la Biennale di Gaza, una mostra itinerante

The GRAPA (Galería de Artistas Rebeldes y Arte Político) presenta il Padiglione di Valencia della Biennale di Gaza, una mostra…

26 Luglio 2025 13:25
  • Mostre

La grande retrospettiva di Remo Salvadori a Milano: ce la raccontano l’artista e le curatrici

L’artista presenta il suo più grande progetto espositivo diffuso tra Palazzo Reale, la Chiesa di San Gottardo in Corte e…

26 Luglio 2025 13:08
  • Progetti e iniziative

È morta Maud Giaccari, artista d’avanguardia e giornalista. Il suo archivio acquisito dalla Biennale di Venezia

La notizia della sua morte giunge a poca distanza da quella dell'acquisizione del Fondo Luciano e Maud Giaccari, entrato nell’Archivio…

26 Luglio 2025 12:30
  • Arte contemporanea

Chi guiderà il Padiglione Italia alla Biennale 2026? Ecco i dieci curatori finalisti

Annunciati i dieci curatori finalisti per il Padiglione Italia alla Biennale d'Arte di Venezia 2026: il Ministero della Cultura avvia…

26 Luglio 2025 9:44