18 febbraio 2016

Aiutate il Cabaret Voltaire. La celebre culla di Dada, a Zurigo, ha bisogno di 13 milioni di franchi per non finire trasformata in residenza di lusso

 

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Fondato nel 1916 da un gruppo di artisti capitanato da Hugo Ball ed Emmy Hennings, con Hans Arp, Sophie Taeuber-Arp e Tristan Tzara, il Dada compie cent’anni esatti quest’anno e ha bisogno di soldi. Parecchi. 13 milioni di franchi, altrimenti il Cabaret Voltaire, locale-culla del movimento (a Zurigo) finirà trasformato in una residenza di lusso.
Già salvato nel 2002, l’edificio al civico 1 della Spiegelgasse e stato poi riaperto come luogo culturale nel 2004, sostenuto da sussidi comunali (315mila franchi) e gestito da un gruppo di neo-dadaisti che vi hanno creato un negozio di biciclette e un bar, oltre allo spazio performativo.
La destra svizzera dell’UDC però, già nel 2008 aveva chiesto al comune di togliere il sussidio e anche Swatch ha ritirato una sponsorizzazione di 300mila franchi. E se per il regista Adrian Notz bisognerebbe dare al centro una dimensione più internazionale, la compagnia Swiss Life, che vuole vendere l’edificio, ha detto senza mezzi termini che non si speculerà su ispirazioni e storie simili. Tradotto: o si trovano soldi, o bye bye Cabaret.

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