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Un collezionista di oggetti d’antiquariato, che pensava di aver pagato 250 euro per una copia di un Picasso acquistata al mercatino dell’usato, si è ritrovato con un’opera originale, che potrebbe avere un valore di 850mila euro. Il fortunato acquirente si chiama Philip Stapleton, è originario di Crawley, nel West Sussex, e quando sei mesi fa, passeggiando tra le bancarelle di un mercato dell’usato, vide un’opera raffigurante una sorta di versione alternativa o bozza della Bagnante Seduta del 1930, subito pensò a un falso picassiano di buona fattura, salvo ricredersi dopo qualche tempo. Infatti, stimando di aver pagato anche troppo per un’opera del genere, Stapleton si è rivolto a un’esperta di una casa d’aste, Rosie May, della Brighton and Hove Auctions, che invece ha individuato diversi indizi che potrebbero provare che il pezzo è un vero studio autografo di Pablo Picasso. «Non posso credere a quanto è successo», ha dichiarato Stapleton al Daily Mail.
A insospettire May è stata una scritta a malapena visibile sul retro della tela: Roland Penrose Estate. Roland Penrose, artista, storico e poeta, tra i protagonisti del surrealismo inglese, era un ottimo amico di Picasso, il loro rapporto è ben documentato e si sa che insieme organizzarono diverse mostre. Per esempio, nel 1938, Penrose curò un’esposizione di Guernica, al fine di raccogliere fondi per il movimento repubblicano in Spagna. Sul retro della tela, oltre alla firma del maestro del Cubismo, si notano anche una dedica e una data. L’opera è stata quindi sottoposta al figlio di Roland, Antony Penrose, che però non è riuscito a trovare alcun documento nel suo archivio.
La notizia ha suscitato un certo clamore in Gran Bretagna e in questi giorni si è fatto avanti David Henty, falsario famigerato e piuttosto prolifico, con alle spalle anche precedenti penali per contraffazione di documenti. Henty, contattato dal Daily Telegraph, ha detto che l’opera gli «Sembra molto familiare». May, però, non è affatto d’accordo e non ha usato mezzi termini: «Henty è un bugiardo, non è una persona onesta. Sarebbe un peccato, per il signor Stapleton, se questa notizia potesse svalutare l’opera». Dunque, cos’è falso, l’opera o la dichiarazione?
Per la prova finale sarebbe necessario condurre un’analisi chimica della vernice ma Stapleton non vuole sostenerne i costi. L’opera dovrebbe comunque essere battuta per l’asta del 7 giugno della Brighton & Hove, con una valutazione compresa tra 15mila e 50mila euro.
Se dovesse risultare originale, il valore aumenterebbe esponenzialmente, almeno a 850 mila euro, secondo May. Al contrario, se dovesse essere falsa, la reputazione della casa d’aste potrebbe subire un brutto colpo. Ma c’è sempre qualcuno a cui piace il rischio.