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Festival, rassegne, convegni e tanto, tanto, lavoro sul territorio, da nord a sud della penisola. La street art come forma di arte sociale, nella sua possibilità di migliorare l’ambiente che ci circonda, il grigio delle città e di quartieri poco felici, stavolta sbarca ad Ascoli Piceno, territorio già interessato dal sisma dello scorso agosto, che Millo ridisegna nella zona di Porta Capuccina.
Ecco la seconda edizione della rassegna “Arte Pubblica”, ideata e curata dall’Associazione Culturale Defloyd, che dopo gli artisti Seacreative, Urka, Andrea Tarli, Marzia Mnt e ICKS, che hanno realizzato le proprie opere ad Ascoli e Mosciano Sant’Angelo (Teramo), quest’anno ha coinvolto l’artista pugliese, classe 1979 e un curriculum che spazia sui muri di Roma, Torino, Londra, Vilnius, Ragusa, Kiev, Shanghai, Chicago, Casablanca, Koh Samui, Perth, che ha lavorato sul fianco di un condominio di via Galiè, restituendo vita attraverso il bianco e il nero e il rosso, seguendo di nuovo una mission consolidata ma che non perde fascino, ovvero la creazione di opere d’arte fruibili dall’intera cittadinanza e sia, nel caso del progetto “Arte Pubblica” di dar vita a un percorso turistico che, oltre ai vari monumenti e punti di interesse artistico presenti nel centro storico, possa inglobare mete più marginali e periferiche, con la speranza rappresentare un impulso per la vita sociale ed economica del quartiere.