03 aprile 2019

Andrea Bianconi suggerisce come costruire una direzione all’interno del Carcere di San Vittore

 

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Il 3 aprile, alle ore 16, l’eclettico Andrea Bianconi si propone in un doppio ruolo, sia come artista figurativo che come performer e lo fa all’interno del carcere di San Vittore, con la curatela di Giuseppe Frangi e la produzione di Casa Testori. “Come costruire una direzione” è il progetto site specific che viene presentato durate l’Art Week milanese, quest’anno più che mai ricca di proposte e iniziative. 
All’interno di San Vittore si trova il celebre Panopticon, da cui si diramano i sei raggi dell’edificio carcerario e l’idea di Andrea Bianconi è quella di allestire ventiquattro gabbie, uno dei simboli iconici più utilizzati dall’artista, che verranno posizionate davanti ai cancelli delle sei braccia del penitenziario. Le gabbie rappresentano la condizione di prigionia e l’azione artistica di Andrea Bianconi è intesa a ribaltarne il significato, dandone quindi un connotato inverso, di liberazione, essendo le stesse sempre aperte. Un segno di ritrovata libertà che confluisce verso il podio centrale del Panopticon, sul quale la domenica viene celebrata la Santa Messa ed è qui, in questo luogo mistico, che l’artista posizionerà una gabbia scultorea, realizzata per l’occasione, le cui pareti si aprono fino a formare un fiore simbolico e alato, elemento che ritorna spesso nella lirica dell’artista. 
Saranno in mostra anche cinquanta disegni che rimarranno esposti per un mese lungo il corridoio di San Vittore che porta alla rotonda del Panopticon e aventi come tema dominante la freccia che, altra icona usata spesso dall’artista, simboleggia una energia liberante ma anche l’indicazione di una direzione, la via di un percorso possibile. ‹‹L’arte ha in sé sempre un’apertura al futuro anche quando veicola messaggi drammatici. Per quello che mi concerne, il titolo della mostra dà un’indicazione chiara, che sento istintivamente mia: tendo a guardare al bene e non al male. Per me l’arte è un fatto di coraggio che stimola altro coraggio nelle persone››, ha spiegato Bianconi. (Eugenia Neri)

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