La Galleria Charlot di Parigi, dal 27 aprile fino al 3 giugno, presenta “Archéonaute”, prima tappa di una serie di mostre tra l’Europa e il Medio Oriente. La collettiva, curata da Valentina Peri, riunisce un gruppo di artisti noti a livello internazionale per essere anche attivisti, teorici e visionari. Morehshin Allahyari, Quayola, Evan Roth, Nicolas Maigret & Maria Roszkowska, Eduardo Kac, Laurent Mignonneau & Christa Sommerer, interfacciandosi al tempo presente come esseri catapultati da un futuro lontano che rovistano nella cultura materiale e immateriale pre e post Internet, si trovano alle prese con i ruderi artistici e tecnologici di una civiltà perduta, la nostra.
Esponenti di due generazioni a confronto, alcuni nati all’alba di quella che viene definita “la fine della storia”, altri, invece, pionieri nell’uso delle nuove tecnologie di comunicazione a fini artistici. Ma tutti accomunati dal medesimo sguardo archeologico, generato dalla disarticolazione del tempo che caratterizza la nostra epoca, sviluppando così letture plurali e multitemporali del patrimonio artistico e tecnologico d’Oriente e Occidente. Insomma, un viaggio profondo, attraverso la pluralità dei tempi e degli spazi, alla ricerca di futuri ancora possibili. (Martina Piumatti)
In home: Nicolas Maigret & Maria Roszkowska + Clément Renaud, “Shanzhai Archeology”, collection of hybrid mobile phones, ongoing Co-production : Cité du design – Saint-Etienne. Remerciements : Qu Hongyuan
In alto: Evan Roth, “Silhouettes series”. Image courtesy Galerie Belenius / Nordenhake 1030g planche à dessin. Pièce Unique 118cm x 136cm 2015