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Non cè niente da fare, New York ha bisogno di primati. E così, nell’anno di grazia 2015, quando il Whitney sbarcherà a Meatpacking, quando sulla High Line sorgerà un probabile nuovo “teatro” progettato da Diller Scofidio e Renfro, che rivedranno anche tutta la struttura del MoMA, in città arriverà anche l’edificio residenziale più alto del globo. Occidentale però, perché i 425 metri di 432 Park Avenue non saranno minimamente “in pari” al Burj Khalifa di Dubai e alla futura torre di Jedda, in Arabia Saudita, che con i suoi mille e rotti metri sarà l’insuperabile passaggio, anche metaforico, di testimone di potenza da Ovest a Est. Rafael Vinoly è il progettista che ha lanciato questo nuovo primato newyorkese, il cui ufficio vendite ha aperto i battenti nello scorso marzo, e che vede già in pole position acquirenti internazionali che stanno investendo nelle residenze cifre che vanno dai 7 milioni di dollari ai 95, per gli appartamenti più lussuosi.
96 piani, il grattacielo sarà slanciatissimo e molto sottile, un parallelepipedo in vetro riflettente sul ricco tessuto urbano di Manhattan, visibile finestre di 3 metri per 3. Il completamento, tra milioni di optional e un eliporto sovrastante, è previsto appunto nel 2015. Anno in cui pare Manhattan tornerà a brillare più che mai di una nuova luce, senza averne mai abbastanza.