La scelta di certe immagini anziché di altre degli eventi bellici consente di condizionare in modo decisivo gli utenti dell’informazione, fino ad arrivare ad una vera e propria manipolazione delle notizie. La Storia, in fondo, è sempre stato una sorta di manufatto realizzato per i posteri, ma tutto oggi ciò è particolarmente vero in quanto qualsiasi evento esiste nella misura in cui viene ripreso e riflesso dai mass media.
La mostra “Attack!” è concepita come una investigazione artistica nel campo della manipolazione mediatica degli eventi e dalla cosiddetta “estetizzatone” dell’orrore bellico.
Qual è la relazione tra questo tipo di immagini e la memoria individuale?
Cosa esse ci permettono di vedere e di capire che altrimenti non avremmo percepito?
Gli artisti che partecipano alla mostra hanno cercato, attraverso una serrata analisi dei testi e delle immagini che raccontano (e manipolano) le distruzioni e le sofferenze causate dalla guerra, di contrapporre a queste le loro “immagini di guerra”. Nel fare ciò questi artisti riflettono sia le nuove forme (con le strategie economiche e geopolitiche che li condizionano) nei quali i conflitti contemporanei si stanno trasformando, sia le loro influenze sull’identità personale, familiare e nazionale degli artisti stessi. Naturalmente traspare anche l’atmosfera di paura e sospetto che in modo quasi paranoico avvolge il mondo dopo l’11 Settembre 2002.
Inoltre la mostra è anche una interessante ricognizione su come gli elementi dell’immaginario bellico sono penetrati nell’iconografia della cultura popolare.
Fino al prossimo 21 aprile il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita “Brassaï. L’occhio di Parigi”, la mostra realizzata…
Fino al 24 febbraio l’installazione site specific dell’artista marocchina Meriem Bennani dà forma a una misteriosa sinfonia attivata da molteplici…
Parigi continua a fare della cultura un tassello cruciale di sviluppo: l’offerta delle grandi mostre, visitabili tra la fine del…
Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra maestri del Novecento e artisti emergenti in giro…
Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…