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Più che mai contemporanea, audace e un po’ eccentrica la 46ma edizione della Fiac si terrà al Grand Palais tra il 17 e 20 ottobre, con 197 gallerie provenienti da 29 Paesi e con due new entry quali la Costa d’Avorio e l’Iran. Presentati dalla direttrice Jennifer Flay al salon Opéra delle Galeries Lafayette di Parigi, gli eventi della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea si diffonderanno in diversi luoghi della capitale francese.
Al Petit Palais troveremo una trentina di progetti, come quelli di Daniel Dewar & Grégory Gicquel della galleria Loevenbruck o di Gaetano Pesce della parigina Nathalie Obadia, mentre lungo l’Avenue Winston Churchill la Perrotin presenterà un’opera di Johan Creten che sviluppa il rapporto tra scultura e base d’appoggio, spettatore e ambiente. In seguito, al Jardin des Tuileries ci saranno, tra gli altri, Moataz Nasr di Galleria Continua, Younès Rahmoun di Imane Farès e Alex Katz della Thaddaeus Ropac.
La place Vendôme, in collaborazione con la londinese Victoria Miro, ospiterà un progetto di Yayoi Kusama, che al momento rimane ancora segreto, la place de la Concorde si arricchirà di progetti di architetti e designer come Jean Prouvé, mentre l’inglese Glenn Brown della galleria Max Hetzler presenterà una serie di creazioni ispirate a Delacroix presso l’omonimo museo.
Arrivato alla sua quarta edizione il festival di performance “Parades for FIAC” sarà accolto in istituzioni quali il museo del Louvre, l’Orangerie e il d’Orsay. Tra i performer troviamo Alessandro Sciarroni, Luigia Riva & Clay Apenouvon, e Gianni Pettena, con un remake di Wearable chairs 07 del 1971.
Il Grand Palais aprirà per la prima volta la galleria nord est anticipando le future opportunità espositive rese possibili dalla sua ristrutturazione prevista per il 2021. I 75mila visitatori attesi potranno vedere, nella sede degli Champs Elysées, trentatré mostre personali e duo show come quelli di Rosa Barba e Philippe Decrauzat presso la Parra & Romero, Ettore Spalletti e Jan Vercruysse presentati da Vistamare/Vistamarestudio, e Romuald Hazoumè e Chéri Samba della Magnin-A.
Nell’attesissimo settore Lafayette, dedicato alla scena emergente, tra le dieci gallerie selezionate troviamo, presso la Mariane Ibrahim’s, Clotilde Jimenez e Amoako Boafo, artista ghanese in forte ascesa nel panorama internazionale, Gina Fischli dalla Soft Opening, Kye Christensen-Knowles dalla LOMEX, Louisa Gagliardi da Dawid Radziszewki e Timothée Calame presso la Weiss Falk. Ci saranno, tra le italiane, due new entry quali la bresciana Apalazzo e Laveronica di Modica, mentre tra gli habitué troviamo Alfonso Artiaco, Massimo De Carlo, Kaufmann Repetto, Raffaella Cortese, Magazzino, Francesca Minini, Massimo Minini e la P420.
Infine, design moderno e contemporaneo, ottima editoria, un ciclo di nove conferenze e il frequentatissimo Cinéphémère con una trentina di film di artisti selezionati dal curatore Thomas Boutoux a ingresso gratuito. (Livia De Leoni)