Categorie: Speednews

Berlin Biennale numero sei, ecco tutti gli artisti invitati

di - 16 Maggio 2010
Sei sedi, per l’edizione numero sei. Si allargherà nelle zone più cool della Capitale, la Berlin Biennale rassegna curata da Kathrin Rhomberg fra l’11 giugno e l’8 agosto prossimi. Dal Mitte, con KW Institute for Contemporary Art – fulcro organizzativo e propulsivo – e la Alte Nationalgalerie, a Kreuzberg, con location in Oranienplatz, Dresdener Straße, Kohlfurter Straße, Mehringdamm.
Credete in realtà? Perché la realtà è sempre l’altro? O gli altri? Queste le domande sulla quali si basa il concept della rassegna, che chiama a dipanarle fra mass media e consumismo, retorica della distrazione e appagamento – un assortito gruppo di creativi, con diversi big affiancati ad artisti giovani ed emergenti.
I Nomi? Bernard Bazile, Mark Boulos, Mohamed Bourouissa, Olga Chernysheva, Phil Collins, Minerva Cuevas, Shannon Ebner, Nir Evron, Marcus Geiger, Ion Grigorescu, Friedl vom Gröller, Nilbar Güreş, Petrit Halilaj, Marlene Haring, Cameron Jamie, Sven-Åke Johansson, Thomas Judin, George Kuchar, Andrey Kuzkin, Thomas Locher, Adrian Lohmüller, Armando Lulaj, Renzo Martens, Adolph Menzel, Avi Mograbi, Henrik Olesen, Roman Ondák, Marion von Osten, Ferhat Özgür, Margaret Salmon, Hans Schabus, Michael Schmidt, Ruti Sela & Maayan Amir, Gedi Sibony, John Smith, Michael Stevenson, Sebastian Stumpf, Ron Tran, Danh Vo, Marie Voignier, Vincent Vulsma, Anna Witt, Pleurad Xhafa / Sokol Peçi.

link correlati
www.berlinbiennale.de
articoli correlati
Biennale di Berlino, curatore nel 2010 sarà l’austriaca Kathrin Rhomberg
Quarta Berlin Biennale. Cattelan-Subotnick-Gioni portano l’arte in chiesa, a scuola e al cimitero

[exibart]

Visualizza commenti

  • e nessun nome italiano... un'altra sconfitta di cui siamo tutti noi operatori corresponsabili

  • e se dipendesse (anche) dalla qualità? si vedono pochissimi 'nomi', oltre a molti sconosciuti, e anche alcuni relativamente noti, ma tutt'altro che giovani, vien da pensare a scelte autonome e non 'guidate' (vedi Art Basel, nell'altro articolo pubblicato oggi, e qualche commento) da premurose 'manine'..

  • Dentro = Fuori x Bene o Male = 0!? (Italiani)

    La domanda giusta non è "Gli artisti più bravi sono quelli che fanno più mostre?", bensì "Gli artisti bravi fanno le mostre?" o meglio "Gli artisti migliori fanno ancora le mostre?" Ma si, fatevi pure tutte le biennali e quadriennali che volete, tanto l’essenziale per un artista non è quello che mostra ma quello che dimostra, in quanto l’importante è ciò che riesce a fare e dire senza aspettare che qualcuno glielo chieda. Non si diventa grande artisti per committenza ma per passione. Oggi giorno tutti gli artisti possono fare mostre più o meno importanti, tutti gli artisti possono ottenere pubblicazioni, interviste, articoli su riviste più o meno prestigiose (spesso basta pagare), ma pochi sono quelli che dicono e fanno opere realmente interessanti e di valore. Quindi, essere dentro o fuori a questo sistema non è indice di valore come non lo è partecipare a molte di quelle ammucchiate collettive che spesso non servono né agli artisti né tanto meno a chi le va a vedere. Come non serve neanche fare personali una dietro l’altra senza dire niente di nuovo o senza reali obbiettivi se non quello di alimentare il mercato. A cosa serve pavoneggiarsi a destra e a sinistra mostrando sempre il solito lavoro, spesso simile se non uguale a quello di 10, 100 altri artisti che in giro per il mondo fanno le stesse cose e hanno le stesse idee? A cosa serve stare lì ad aspettare che qualcuno prima o poi ti dia un premio? A cosa serve aspettare che un critico ti chiami per fare una mostra? Pensate che sia questo l’unico modo per farsi conoscere? Ebbene, vi sbagliate, è solamente il modo più comodo, il meno faticoso utilizzato da coloro che hanno limitate capacità d’iniziativa.
    Qualcuno sostiene che non è il valore di un artista che fa sì che questi emerga ma il fatto che se ne parli molto e più se né parla più salgono i prezzi, e non importa come se ne parli l’importante e che se ne parli. Se realmente fosse così, cosa significa quando questo non avviene? Cosa significa quando un artista pur diventando un fenomeno sociale e culturale invece di essere premiato continua a essere ignorato dal sistema? Forse che ogni rapporto interpersonale di questi operatori culturali è guidato solo dalla logica del potere e del profitto? Probabilmente come dice Harry Potter "Non esiste il bene e il male, ma il potere bello e brutto, utile e inutile, superfluo e necessario."

    Questo è quello che succede in Italia e questo è il motivo per quale non ci sono italiani, probabilmente perche quelli bravi faticano troppo per aver un po di visibilità, del resto basta guardare quale sono gli artisti sempre invitati nelle collettive in italia o sostenuti dalle gallerie e capisci immediatamente che la meritocrazia di cui tanto si parla non potrà mai essistere in casa nostra,perche il sistema dell'arte in Italia è come la mafia.... non esiste, così dicono.

  • Caro Andrea,

    stimo molto il tuo partecipare. Ma non è un fallimento di voi operatori, quanto di un sistema chiuso al confronto. Questo crea artisti copie degli originali. E il confronto critico è difficile in un sistema piccolo e precario. Per tutti è molto più semplice e conveniente (ma poi per poche briciole) compiacere sempre tutti.

  • Altro problema, la biennale di berlino non è la vita. Il sistema italiano più attento vede in questi eventi la Madonna. Ci si pone automaticamente in una posizione subordinata. Il problema non è partecipare o meno a questi eventi, ma lavorare sul linguaggio e non prendersi in giro.

    Perchè non definire una serie di incontri allargati (come fanno su altra scala per documenta) in vista di un progetto che nasca in italia ma che non debba necessariamente rimanervi? Per certi versi il sistema italiano è talmente esterofilo che non riesce nemmeno a fare rete, a collaborare veramente. E non sono i fondi che mancano.

    Il prossimo festival di faenza potrebbe essere un 'opportunità, ma diventa una celebrazione/riflessione sul meglio che fanno gli altri. Non c'è capacità di sostenere un pensiero originale che possa contribuire ad un dialogo sovranazionale. Pier Luigi Sacco (insieme a basualdo e vettese direttore del festival) su Flash Art parla del pericolo "retorica del fare" e della necessità di sostegno al pensiero divergente. Ma poi concretamente cosa fa Pier Luigi Sacco? Il festival di Faenza è una riflessione convergente fatta con personalità convergenti. E' una fotografia.

  • Certo il giardino del vicino è sempre più verde.
    Ma noi, i nostri politici, le nostre autorità a livello critico cosa fanno? Certo è colpa degli artisti? E' colpa dei nostri politici, che vedono nel vicino (artista) di casa più abile e più interessante? Non comment.

  • Mi piace questo lucaossir.... perche non vai a Faenza a dire queste cose? Io ho capito cosa vuoi dire e io ci sto.... io sono con te.... ma tu sei con me? Probabilmente no visto che ti celi dietro lucarossi.
    Mi ha detto Angela Vettese che visto che io non amo il sistema, considerandolo in molti casi corrotto, il sistema risponde, e non posso pretendere di avere capra e cavoli. Ci ho riflettuto su e credo che abbia ragione, mi chiedo soltanto se sia giusto così, se penso a quello che è successo in passato mi vien da pensare che non dovrebbe essere così, ma come disse un altro Giuseppe ben più famoso di me rispondo “Obbedisco” e prima o poi forse riuscirò anche a farmene una ragione, ma se qualcuno pensa che un giorno mollerò come disse un Capasso di altri tempi, può rassegnarsi fin da ora perche ormai posso perdere qualsiasi battaglia ma niente mi farà desistere nel portare avanti quello in cui credo, colpa loro/vostra del resto, che mi hanno/avete reso un incassatore come pochi ce ne sono in circolazione, avete creato un mostro e questo è solo l’inizio, tremate gente tremate....

  • come colmare la distanza tra la terra e la luna, sdipanando trefoli, quali trefoli? quelli che crisbano due vassagne alla fiorca

Articoli recenti

  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 29 luglio al 4 agosto

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 29 luglio al 4 agosto, in scena nei…

29 Luglio 2024 9:02
  • Mostre

Oltre le nuvole: Leandro Erlich in mostra alla Galleria Continua di San Gimignano

La Galleria Continua di San Gimignano ospitano una mostra di Leandro Erlich: l’artista argentino solleva il velo della realtà, per…

29 Luglio 2024 8:05
  • Mostre

II Bunker dell’Aeroporto Nicelli celebra Venezia con una esposizione

All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…

29 Luglio 2024 0:03
  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30