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Negli anni ci ha abituato a partecipazioni decisamente originali il Padiglione della Svizzera alla Biennale di Venezia. E mentre l’annuncio del curatore Philipp Kaiser era arrivato tempo fa, ora si sa che in laguna ci sarà lo zampino di Alberto Giacometti.
“Le donne di Venezia” è il titolo della mostra che esplorerà i concetti di identità nazionale e politica culturale contesti, omaggiando il grande scultore nato nel 1901 e scomparso nel 1966, la cui rilevanza per l’arte contemporanea è stata, secondo il curatore, sottovalutata. Le nuove produzioni degli artisti partecipanti, così, saranno create appositamente per rimettere mano al patrimonio e all’universo di Giacometti, che mai ha avuto un padiglione nazionale alla Biennale di Venezia proprio perché, lui stesso, nato nel Cantone dei Grigioni, considerandosi un artista internazionale, rifiutava una definizione “statale”. Solo nel 1956 finalmente acconsentì a mettere in mostra un gruppo di sculture nel padiglione francese, intitolate appunto Femme de Venise. Insignito del Gran Premio per la Scultura nel 1962, pochi anni prima della sua morte, per il grande artista un’evocazione bella e buona come spirito guida del medesimo nomadismo, e della transnazionalità, che appartiene all’arte di oggi oltre i confini. Mentre chi sarà all’interno del Padiglione sarà annunciato entro la fine del 2016.