25 novembre 2016

Biennale di Berlino 2018: la curatrice sarà la sudafricana Gabi Ngcobo

 

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Fondatrice delle piattaforme di collaborazione NGO – Nothing Gets Organised – e Center for Historical Reenactments (CHR, 2010–14) è Gabi Ngcobo la prossima curatrice della Biennale di Berlino, la decima, che si svolgerà nella primavera-estate 2018.
A nominarla il Kulturstiftung des Bundes (la Fondazione tedesca federale per la cultura), che da quattro edizioni si occupa di quell’”evento culturalmente eccezionale” che è la Biennale. 
Co-curatrice della 32esima Biennale di San Paolo, attualmente in corso presso al Padiglione Ciccillo Matarazzo, ha lavorato anche all’Iziko South African National Gallery di Cape Town, e ha co-curato la Biennale 2007 proprio di Città del Capo.
Di casa tra il Sud Africa e il Brasile, però, la curatrice ha già “condiviso” una serie di esperienze con la Biennale tedesca: nel 2008 fu nel team della seconda edizione dedicata ai giovani curatori, nella sezione “Eyes Wide Open” in occasione della quinta Berlin Biennale, e nel 2014 il Center for Historical Reenactments ha presentato il suo progetto “Digging Our Own Graves 101” in occasione dell’ottava kermesse.
La Biennale conferma così il suo intento di “espandersi” non solo alle pratiche, ma anche alle geografie, e dunque alle diverse metodologie e curve di pensiero: basti pensare alle ultime tre edizioni: Artur Żmijewski nel 2012, il più “classico” Juan A. Gaitán nel 2014, e il collettivo DIS quest’anno, senza contare Maurizio Cattelan con Massimiliano Gioni e Ali Subotnick nel 2006 e Adam Szymczyk nel 2008, che l’anno prossimo vedremo alle prese con Documenta. 

Nelle foto: Gabi Ngcobo. Photo: Masimba Sasa

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