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Da oltre un anno, Edoardo Monti dirige un programma di residenza d’artista presso Palazzo Monti, a Brescia, un progetto indipendente da ogni istituzione e finanziato dalla famiglia Monti. Il Palazzo, costruito per volontà della famiglia Maggi nel ‘200, successivamente è diventato l’Ospedale di Brescia, fino a quando non venne acquistato dalla famiglia Cassago. Quindi, negli anni ’60, è passato tra le proprietà della famiglia Monti.
Quella di Edoardo Monti è un’attività che ha ravvivato il programma artistico di Brescia, città che sembra essere diventata un snodo importante per la scena artistica contemporanea del nord Italia. A breve distanza da Milano, Torino e Venezia, qui gli artisti in residenza – ai quali viene fornito un appartamento, uno studio e uno spazio espositivo – possono sviluppare la loro ricerca a contatto con la realtà cittadina e gli artigiani locali. Basti pensare alle cave di marmo di Botticino, un luogo di eccellenza e di pregio del territorio. ù
E così, Palazzo Monti, «Incubatore di creatività e produttività», ha accolto Antonio Fiorentino nelle sue sale, dove le sue opere sono esposte fino al 10 dicembre. Nella sala in cui Fiorentino ha lavorato e vissuto, si palesa The Sleep, l’opera realizzata durante la sua residenza di tre mesi, con la curatela di Francesca Ceccherini. Al centro di questa sala, calorosamente adornata da affreschi neoclassici, si trova una scultura di gesso, una figura nuda addormentata, realizzata in maniera minuziosa e iperrealistica. Avvicinandosi si notano le ciglia, le pieghe del corpo e i brividi che lo attraversano. Osservare l’opera di Fiorentino è un po’ come cadere nella sua dimensione, ci si figura il passare del tempo durante una giornata di lavoro, fino al calare della notte e del sonno profondo che lo avvolge l’artista, la sua opera e il visitatore che la osserva. The Sleep è il risultato del calco di una persona vivente nelle sue dimensioni reali e composto di materiali plurimi, quali gesso, grafite, sabbia e pigmenti, tutti elementi naturali che traducono l’interesse di Fiorentino per la materia, la sua forma e origine. Nella sua posa distesa e apparentemente naturale, The Sleep persuade a unirsi al suo dolce sonno ma, allo stesso tempo, nella sua tensione fisica e irrequieta si impone come monito di un risveglio necessario della ragione, così come Francisco Goya suggerisce nell’incisione Il sonno della ragione genera mostri (1797).
La collaborazione artistica locale si realizza nell’accompagnamento sonoro di sottofondo di Simone Lombardi, musicista e compositore bresciano. Non una ninna nanna ma un suono inquieto che, insieme alla scultura, suggerisce uno stato di tensione.
Fiorentino, artista di origini pugliesi, nato nel 1987 a Barletta, vive e lavora tra Milano e New York, tra scultura, installazione e video. La sua ricerca è finalizzata alla sperimentazione della materia, ai processi di trasformazione e al passare del tempo. È rappresento da Cassina Projects, galleria di base a New York, fondata dai fratelli Irene e Marco Cassina, e ha ricevuto premi per artisti emergenti, tra cui il Talent Prize 2015 e il New York Prize XVI 2018. (Carla Ingrasciotta)