Cai Guo-Qiang sta progettando la sua prossima installazione pirotecnica, che promette di essere ancora più spettacolare, visto che si svolgerà nell’antico anfiteatro romano di Pompei. L’artista cinese, noto per le sue performance con micce ed esplosivi, è stato invitato dal direttore del Parco archeologico, Massimo Osanna, a creare un lavoro site specific, le cui tracce andranno a far parte di una sua mostra che aprirà al Museo Archeologico di Napoli.
L’intervento fa parte di un progetto espositivo pluriennale tuttora in corso, intitolato “Viaggio di una persona attraverso la storia dell’arte occidentale” e che precedentemente ha coinvolto il Museo Pushkin di Mosca, il Museo del Prado di Madrid e gli Uffizi di Firenze, dove Cai, lo scorso novembre, ha presentato la mostra “Flora Commedia” e la performance pirotecnica City of Flowers in the Sky, con fuochi d’artificio diurni ispirati alla flora del Rinascimento e alla Primavera di Botticelli.
Per la preparazione di Explosion Studio, che si terrà a Pompei il 21 febbraio, Cai lavorerà in stretto contatto con una compagnia locale di fuochi d’artificio e, oltre alla polvere da sparo, saranno usati anche oggetti in marmo, vetro, ceramica e seta, ispirandosi al destino dell’antica città e alla sua atmosfera decadente, prima che fosse ricoperta di cenere vulcanica. «Per questo progetto ho cercato di lasciare che il mio istinto prendesse il comando, per creare con un tocco di ferocia. In un periodo in cui le persone spesso si sforzano di essere eccessivamente civilizzate, purificando le proprie opere e persino i concetti dei loro lavori, non posso semplicemente inscenare un’eruzione incontrollata, ricordando il giorno del vulcano e Pompei? Un evento del tutto inaspettato, qualcosa che arriva proprio sulla nostra strada», ha spiegato Cai in una nota.
Insomma, il destino di Explosion Studio è segnato, perché l’installazione, composta da una grande tela di 33 metri stesa nell’anfiteatro ai piedi del Vesuvio, una volta attivata sarà squarciata da un fuoco ribollente, mentre sullo sfondo centinaia di fuochi d’artificio esploderanno in sincrono. L’esperienza durerà pochi minuti, quindi Cai e il suo team entreranno nel sito e scopriranno le opere appena formatesi dalle esplosioni che, come reperti archeologici, saranno incluse nella sua mostra al Museo Archeologico, in apertura il 22 febbraio, insieme a nuovi dipinti con polvere da sparo creati nel suo studio di New York.
Dopo Napoli, la prossima tappa di Cai è a Parigi, per un’altra mostra in un importante museo.