24 dicembre 2015

Castello di Rivoli: la nuova vita comincia dall’allestimento. Ecco la ridefinizione della collezione permanente

 

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Il ruolo di direttore, per Carolyn Christov Bakargiev, entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, occupando sia Castello di Rivoli che Galleria d’Arte Moderna. Ma a Rivoli qualcosa già si è mosso, a partire dal riallestimento della collezione permanente: le festività, oltre a dare l’occasione di scoprire Root of a Dream di Paloma Varga Weisz e American Recordings di Francesco Jodice, prorogate sino al 24 gennaio, vi permetteranno di scoprire tutte le sale, del primo e secondo piano, dedicate monograficamente a Franz Ackermann, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Janet Cardiff & George Bures Miller, Maurizio Cattelan, Nicola De Maria (nella foto sopra, i colori intensi di Cinque o sei lance spezzate a favore del coraggio e della virtù, 1982-1985, ambiente ideato per questo spazio e ripristinato nel 2010), Olafur Eliasson, Lara Favaretto (nella foto Solo se sei mago, 2006), Bertrand Lavier, Richard Long, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Alexandra Sukhareva.  
Ideato dalla direttrice entrante in collaborazione con il Capo curatore Marcella Beccaria, oltre alle opere in deposito e alle acquisizioni recenti della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, è anche un anticipo di quella che sarà, nel 2016, la seconda parte del percorso in cui saranno allestite opere e nuove acquisizioni, da Giovanni Anselmo a Jannis Kounellis, da Fabio Mauri ad Haim Steinbach, Adrian Villar Rojas e Gilberto Zorio. In attesa delle novità, ecco un buon motivo per (ri)scoprire il Castello in occasione di queste vacanze. 

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