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Stand grigi,
austeri, sobri e “obbligatoriamente” asettici? E chi l’ha detto? Exibart poi è
abituata a rivoluzionare i luoghi comuni, per cui non si può smentire… Si parla
di fiere, e di allestimenti: ok, il nostro è lo stand di un editore, ma siamo o
non siamo in una fiera d’arte (in questo caso, Artefiera)?
E allora Exibart
trasforma tutto lo stand in opera d’arte. Abbiamo cominciato ad Artissima, nel
novembre scorso, con l’opera a parete I. P. (identity portrait)
#Exibart.project realizzata dal giovane Roberto Amoroso. Ora il progetto,
curato ancora da Marianna Agliottone, prosegue a Bologna con l’Exibart.stand
firmato Elizabeth Aro, artista argentina di fama internazionale, che dedica ad
Exibart una installazione inedita e specifica dal titolo Impossible Landscape.
trasforma tutto lo stand in opera d’arte. Abbiamo cominciato ad Artissima, nel
novembre scorso, con l’opera a parete I. P. (identity portrait)
#Exibart.project realizzata dal giovane Roberto Amoroso. Ora il progetto,
curato ancora da Marianna Agliottone, prosegue a Bologna con l’Exibart.stand
firmato Elizabeth Aro, artista argentina di fama internazionale, che dedica ad
Exibart una installazione inedita e specifica dal titolo Impossible Landscape.
Una “morbida e
preziosa struttura in velluto, che si articolerà lungo le pareti bianche
diventando guizzo nell’aria ed intreccio di forme animate dal rifrangersi della
ombre”. Come? Ci avete capito poco, e anche il particolare dell’immagine non vi
aiuta? Beh, allora dovrete proprio passare a trovarci in fiera, e tutto vi sarà
chiaro…
preziosa struttura in velluto, che si articolerà lungo le pareti bianche
diventando guizzo nell’aria ed intreccio di forme animate dal rifrangersi della
ombre”. Come? Ci avete capito poco, e anche il particolare dell’immagine non vi
aiuta? Beh, allora dovrete proprio passare a trovarci in fiera, e tutto vi sarà
chiaro…
link correlati
[exibart]