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Che fine hanno fatto le opere di Konrad Mägi? Magari non tutti lo conosceranno ma potranno aver modo di apprezzarlo a ottobre, per la mostra promossa dall’Eesti Kunstimuuseum-Museo Estone d’Arte di Tallinn e dall’Ambasciata dell’Estonia in Italia, in programma il prossimo ottobre alla Galleria Nazionale di Roma, in occasione del Semestre di Presidenza Estone dell’Unione Europea.
Nato nel 1878 e scomparso nel 1925, si formò tra San Pietroburgo e Parigi, seguì le correnti fauve ed espressioniste e, oggi, è considerato tra i più influenti artisti del Novecento di area baltica. Punto di riferimento per i modi rappresentativi nazionali, Mägi venne durante ostracizzato durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra, prima dai comandi tedeschi e poi dalle forze sovietiche, che ordinarono la rimozione di ogni sua opera dai musei, avviando una campagna di denigrazione e osteggiamento durata fino alla seconda metà degli anni ’50. La sua figura fu completamente riabilitata solo nel 1978, cento anni dopo la nascita è stata riconosciuta l’importanza della sua ricerca ma molte opere risultano ancora disperse. Si calcola che Mägi abbia realizzato circa 400 dipinti e a essere noti sono appena la metà, da qui l’esigenza di far emergere e documentare i suoi lavori ancora sconosciuti. Di certo si sa che tra il 1921 e il 1922, Mägi viaggiò tra Roma, Venezia e Capri, i cui scorci, insieme alla luce, alla vitalità, al fascino della storia dell’arte italiana, dovevano ispirarne la sensibilità e l’inquietudine baltica.
‹‹Siamo convinti che in qualche casa privata di Capri ci siano ancora opere del nostro artista. Magari ignorate e abbandonate››, ha spiegato Celia Kuningas-Saagpakk, Ambasciatore della Repubblica Estone in Italia. ‹‹Il nostro Museo Nazionale sta catalogando tutta l’opera di Mägi ed è perciò interessato a far riemergere questo patrimonio. Le tele ovviamente resteranno nelle mani dei possessori. Ciò che questa “caccia al tesoro” si pone come obiettivo è di poterle conoscere e, se necessitano di cure, poterle restaurare. Il restauro sarà naturalmente a totale carico dell’Estonia che, in cambio, potrebbe chiedere di prestarle alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma per essere inserite nella grande mostra di ottobre››. Chi avesse una tela di Magi è invitato a segnalarne la presenza all’Ambasciata Estone a Roma, inviando anche una immagine a embassy.rome@mfa.ee.
In home: Konrad Mägi, Rovine a Capri. 1922–1923, Museo nazionale d’arte, Estonia
In alto: Konrad Mägi, Paesaggio con nuvola rossa. 1913–1914, Museo nazionale d’arte, Estonia