«I progetti non saranno resi pubblici. Eccetto quello del vincitore, anche perché sarebbe una anomalia». Alla fine è arrivata la risposta del MACRO al nostro invito alla trasparenza,
che abbiamo pubblicato alcuni giorni fa ed è stato ripreso nell’edizione della Repubblica oggi in edicola. Ma non è difficile credere che non tranquillizzerà quanti pretendevano una maggiore chiarezza nell’ambito della procedura per il conferimento dell’incarico di Direttore Artistico del museo romano, che entrerà in carica dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2022.
Nel 2018, la nomina di
Giorgio De Finis come direttore artistico, fortemente voluta dal vicesindaco di Roma,
Luca Bergamo, scatenò un’accesa discussione nell’ambiente culturale e non solo –
raccolta nel nostro Forum dedicato all’argomento – a partire dalle stesse modalità di designazione, a chiamata diretta. Ora che il mandato di De Finis è in scadenza e non è stato rinnovato, in molti hanno chiesto la pubblicazione di un bando che, in effetti, è stato annunciato e si è chiuso il 22 luglio.
38 sono le proposte arrivate a Palaexpo, l’Azienda Speciale della città di Roma, diretta da Cesare Pietroiusti e responsabile della gestione di Palazzo delle Esposizioni, Mattatoio e, appunto, Macro, per conto di Roma Capitale. E infatti, tra i criteri di selezione, come riportato da Repubblica, ci saranno «Innovazione, sinergia e dialogo con gli altri due spazi gestiti da Palaexpo» che,
come vi avevamo raccontato, saranno riuniti nel nuovo Polo delle Culture Contemporanee, operativo da gennaio 2020.
Tra i criteri espressamente citati nel bando, a parte i requisiti civili di ordine generale, anche quelli di capacità professionale, tra i quali 10 anni di comprovata esperienza nel settore della curatela di mostre di arte contemporanea e 3 anni come direttore o curatore responsabile delle attività culturali di musei, fondazioni e altre istituzioni o organizzazioni nello stesso ambito. Nella procedura è inoltre prevista la presentazione di una proposta di progetto culturale triennale per il Macro inquadrato in una visione di medio periodo, in accordo con gli obiettivi dell’Azienda Speciale Palaexpo, con particolare riferimento a temi come quello della «continuità alle linee di indirizzo basate su apertura, pluralità, pratiche discorsive e dialogiche, creazione di comunità», oltre che della valorizzazione delle collezioni del Macro.
Le proposte saranno esaminate orientativamente entro la fine di settembre, mentre qualche informazione più dettagliata sulla commissione interna e sul membro esterno verrà comunicata nei prossimi giorni.