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Cinque milioni di tappi di plastica nella laguna dello Stagnone. Il grande “Help” di Maria Cristina Finucci sbarca a Mozia, per parlare di oceani e ambiente

di - 24 Settembre 2016
Dopo un tour triennale in diverse città del mondo, il progetto Wasteland – The Garbage Patch State si appresta a sbarcare in Sicilia con l’inaugurazione (oggi) della monumentale installazione Help, The Age of Plastic, realizzata dall’artista Maria Cristina Finucci sull’Isola di Mozia, nella laguna dello Stagnone vicino Marsala. Location più che esclusiva: all’isola si accede solo con piccole imbarcazioni che permettono ai visitatori di raggiungere il sito archeologico di epoca fenicia accanto al quale è stata realizzata l’installazione.
L’opera consiste in oltre cinque milioni di tappi di bottiglia di plastica, assemblati e posti in gabbie metalliche usate poi come “mattoni” per creare l’enorme scritta “HELP”, che da sola occupa quasi 1500 metri quadrati dell’isolotto. Le lettere, alte più di quattro metri, sono chiaramente visibili solo dall’alto, mentre da vicino si può ammirare l’enorme quantità di plastica necessaria a realizzare l’installazione.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’enorme quantità di plastica presente nei nostri oceani, una massa tale che da sola sarebbe grande come un’isola o un piccolo stato, quel “Garbage Patch State” che nel 2013 venne presentato all’UNESCO con tanto di bandiera, costituzione e ambasciate. L’installazione, che sarà visitabile fino al prossimo 8 gennaio, è stata promossa e prodotta da Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo con la collaborazione della Fondazione Whitaker, che si occupa del sito archeologico e del museo dell’Isola di Mozia. (gt)

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