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Da un'analisi tutti i selezionati italiani sono legati ala scuola IUAV di Venezia, alla fondazione Bevilaqua La Masa di Venezia e alla'accademia di Brera di Milano(prof. Garutti e Ferrario). Angela Vettese è fondatrice dello IUAV, presidente di La Masa è ha insegnato a Brera. Inoltre attraverso La Masa collabora con Viafarini dove si tiene ogni anno la mostra di fine corso del Ratti. Tutto questo va quanto meno sorgere un ragionevole dubbio sulla trasparenza delle selezioni.
Non fa sorgere un ragionevole dubbio ma una inequivocabile certezza, e vuoi che non ci sia pure la Sandretto in giro? Che italietta ragazzi!
Ma non si vergognano?
come ogni anno del resto
Sono avvocato e secondo me ci sarebbero gli estremi per fare causa alla fondazione Ratti. Le fondazioni hanno privilegi e come contropartita devono assicurare una grande trasparenza.
Beh, la canditatura della figura "ibrida" della signora statunitense Bovino, mezza artista e mezza "redattrice di riviste d'arte" assicurerà in futuro alla Fondazioni Ratti accondiscendenti redazionali su importanti testate... diciamo che per la Fondazine è piÚ un investimento in pubblicità che in una artista...
Ê incredibile vedere persone e imprenditori di successo,che da collezionisti subiscono il nulla del sistema dell'arte contemporanea.Forse,vista la disonestà in cui vengono gestite le aziende,l'azienda arte è il top per disonestà intelletuale ed etica,se non una vera e propria associazione a delinquere protetta.
Concordo.... scandaloso il caso di Emily Verla Bovino, il nulla artistico, not able to draw, not able to paint, zero assoluto, solo buone conoscenze, parecchi soldi di famiglia e una furba strategia di self marketing... rivogliamo l'arte contemporanea!!! e gli artisti...
Triste è tutto molto triste, soprattutto per il duo barbaragurrieri, la loro ricerca artistica si basa sul loro rapporto di coppia.
Scandaloso, ma siamo italiani, quindi si seleziona in base alle solite conoscenze, per non rischiare.
Ma prima o poi questi giovani artisti la smettano di essere giovani.