28 ottobre 2010

Crescendo rossiniano. Ricco programma per il finissage della Biennale di Carrara

 

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Chiusura in crescendo rossiniano per la Biennale di Scultura di Carrara. La rassegna, che grazie a una formula completamente rinnovata nei contenuti e nella struttura è riuscita a posizionarsi ai vertici degli appuntamenti del contemporaneo in Europa, apparecchia per i suoi ultimi tre giorni un articolato programma di iniziative che vanno dalle proiezioni video a diversi dibattiti culturali.
Si parte con un ciclo di proiezioni dedicato alla sezione workshop & performance, dal lavoro prodotto da Grzegorz Kowalski sul seminario Does the sculptor need a camera? Camera as a toll to study time-space al video su Sonate of Erosion, performance di Zorka Wollny in collaborazione con Anna Szwaigier, fino alla visione dello straniante Rally, organizzato da Nevin Aladag nel centro storico carrarese.
In concomitanza a questo primo ciclo di proiezioni, sempre nella sede del Liceo Artistico Gentileschi, i visitatori potranno godere dell’esclusiva ricostruzione virtuale della Vittoria di Lucio Fontana, del 1936: un importante documento storico, andato distrutto, e che quindi è possibile conoscere soltanto mediante la riproduzione digitale.
Sabato 30 spazio al workshop Predictions, presso il Ridotto del Teatro degli Animosi, tavola rotonda di giovani artisti, curatori, critici chiamati a raccontare e illustrare la propria visione sull’arte che verrà, sulla capacità di prevedere l’evoluzione di uno scenario mobile e complesso come quello attuale. Il titolo si ispira all’opera omonima di Tom Marioni, presentata nel 1978 durante l’Alternative Art Spaces Conferences di Los Angeles, quando l’artista formulò una serie di “predizioni”, di una riga o poco più, sull’arte a venire. Fra i molti relatori, i curatori Cecilia Canziani, Denis Isaia, Filipa Ramos, gli artisti Cleo Fariselli, Eugenio Tibaldi , Riccardo Benassi, Davide Bertocchi, Diego Perrone, Luca Pozzi, Carlo Zanni, Zimmerfrei.
A coronamento del vario palinsesto, la proiezione gratuita del Capo di Yuri Ancarani: il documentario che ha portato il sublime scenario delle cave di marmo e dei suoi uomini alla sessantasettesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.


Da venerdì 29 ottobre a domenica 31 ottobre 2010
Sedi varie – Carrara
www.labiennaledicarrara.it

[exibart]

7 Commenti

  1. Mi sono fatta un viaggio inutile, e meno male che almeno le locations erano interessanti ma le opere!! quali opere? penose!
    una mostra del cacchio!

  2. appena vista la mostra…
    a parte il lavoro di Giorgio andreotta CAlò interessante, poetico, bello e forte
    il resto mi sembra alquanto banale, già visto, inutile, brutto..
    ma la curatela dove cavolo è?
    bella l’idea di ospitare in spazi in disuso ma la banalità di lavori è insopportabile!!

  3. La mostra e’ fantastica. E anche il finissage sembra interessante. Certo, se non siete abituati a pensare le opere non le capite

  4. La migliore Biennale, che paroloni… un po’ di cacca qua, minimo di scandalo di là… anche se per l’apoteosi dell’inutile dobbiamo ringraziare il monumento al nulla di Santiago Sierra.
    Considerazione ultima: se non fosse stata assemblata da Cavallucci (perchè è di puzzle e non di curatela scientifica che stiamo parlando) forse non sarebbe stata l’ennesima occasione mancata

  5. A me è sembrata una biennale eccellente. Sono state prodotte più di trenta opere nuove di artisti importantissimi con un budget ridicolo. E la scelta degli spazi non è che non abbia a che fare nulla con la curatela…

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