«Se mi chiedete come va la mostra di Damien Hirst la risposta è molto bene, grazie». Così Martin Bethenod apre la conferenza stampa di presentazione delle attività del Teatrino di Palazzo Grassi, durante la quale svelerà il post “Treasures from the Wreck of the Unbelievable”. La programmazione autunnale del Teatrino realizzato da Tadao Ando sarà ricca di proposte che apparterranno agli ambiti che ne hanno da sempre contraddistinto lo stile: cinema d’autore, incontri e dialoghi sull’arte, letteratura, musica ed educazione. Da un lato gli appuntamenti avranno la funzione di prefigurare i prossimi eventi espositivi dei due spazi della Fondazione Pinault, dall’altro continueranno a puntellare la mostra in corso approfondendone le tematiche. È questo il caso degli incontri di Unbelievable Cinema (6, 9, 11 e 19 ottobre) rassegna che ha lo scopo di sviluppare una riflessione sul rapporto tra vero e falso a partire da un focus specifico sulla produzione di Orson Welles e sul genere mockumentary. Poi, sarà la volta degli incontri di fine ottobre (rispettivamente 25 e 27), che vedranno la curatrice Caroline Bourgeois in conversazione con il filmaker belga Johan Grimonprez e l’artista Edith Dekyndt. Caroline Bourgeois sarà anche la curatrice della prossima mostra monografica ospitata a Palazzo Grassi, dedicata al tedesco Albert Oehlen: «La mostra presenta un allestimento inedito, non cronologico bensì scandito da un ritmo sincopato tra i diversi generi e periodi, sottolineando così il ruolo centrale della musica nella produzione dell’artista, metafora del suo metodo di lavoro, dove contaminazione e ritmo, improvvisazione e ripetizione, densità e armonia dei suoni diventano gesti pittorici».
Punta della Dogana ospiterà invece una collettiva nata dalla collaborazione tra la Pinault Collection e il Museo Folkwang di Essen, “Dancing with myself”. A cura di Martin Bethenod, Florian Ebner e Anna Fricke, il nuovo progetto espositivo si focalizzerà su un’indagine condotta attraverso opere nate tra gli anni Settanta e oggi, in cui il corpo sia stato elemento di rappresentazione, rendendo l’artista protagonista e oggetto stesso dell’opera. Attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea, la mostra riunirà circa 100 opere della Collezione Pinault, da Claude Cahun a Cindy Sherman, da Alighiero Boetti a Maurizio Cattelan, in relazione con una selezione proveniente dal Museo Folkwang. Le mostre in programma apriranno al pubblico domenica 8 aprile 2018.
Tornando alla programmazione del Teatrino di Palazzo Grassi, il 23 novembre verrà proposto un dialogo tra Martin Bethenod e Christine Macel sul lavoro alla Biennale di Venezia e l’opera Breaking the frame di Carolee Schnemann, premiata quest’anno con il Leone d’Oro alla Carriera.
Un accenno va infine fatto all’incontro Poetry Slam, realizzato in collaborazione con la Libreria Marco Polo di Venezia e l’Associazione Casa della Parole, che si dividerà in due incontri (14 novembre e 12 dicembre) durante i quali una serie di slammers italiani si fronteggeranno tra loro. È previsto il coinvolgimento delle scuole. La programmazione completa è visibile
qui. (
Penzo+Fiore)
In home: I progetti di Tadao Ando a Venezia, 31 ottobre, Punta Della Dogana. Ph Thomas Mayer. Teatrino Orsenigo Chemollo
In alto: Edith Dekyndt, 27 ottobre, Studio View, Pinault Collection Residency, Lens, 2017