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A partire da questa edizione di Artissima cercheremo, ogni qual volta che vi sarà necessità ed occasione per il mondo dell’arte e per gli appassionati di transumare in giro per l’Italia a causa di fiere e grandi appuntamenti, di dare un piccolo compendio del mangiar bene nella città di destinazione. Aumenterà il rischio di trovare pieni i locali migliori, ma il gioco vale la candela. Perché vi parrà strano, ma siamo assai persuasi che un sistema dell’arte che mangia bene è un sistema dell’arte che funziona meglio. Dunque galleristi, collezionisti, artisti ed art-lovers, eccovi serviti e buon appetito.
Dovendo partire da Torino, non si può fare altrimenti che partire da Eataly (Via Nizza 230, 01119506801, www.eatalytorino.it, chiuso MAI), non tanto perché il luogo è a tre passi dalla sede della fiera, quanto perché si tratta di uno dei progetti gastronomici più incredibili al mondo: il più bel supermercato del pianeta terra, dove oltre a comprare si può mangiare di gran qualità in una miriade di ristorantini dedicati (c’è quello di carne, quello di pesce, la pizzeria, quello della pasta asciutta e poi la caffetteria la gelateria, tutto di qualità rigorosamente altissima). Per chi abbia intenzione di sconfinare nell’alta cucina, poi, Torino offre alcune alternative. La più blasonata sta a Rivoli, proprio nel Castello, e si chiama Combal.Zero (Castello di Rivoli, 0119565225, www.combal.org, chiuso domenica e lunedì): il ristorante di Davide Scabin non ha bisogno di presentazioni, a seconda delle guide è la terza o la quarta tavola in assoluto in Italia. Tornando al Lingotto, c’è la possibilità – sempre dentro la sede di Eataly – di scendere al piano interrato e di imboccare la porta di Casa Vicina (Via Nizza 224, 01119506840, www.casavicina.it, chiuso lunedì e domenica sera), il ristorante che porta l’eccellenza delle materie prime di Eataly alla sublimazione gourmand. In città alto è il livello anche dei ristoranti La Barrique (Corso Dante 53, 011657900, www.labarriqueristorante.it, chiuso lunedì e domenica), Vintage 1997 (Piazza Solferino 16, 011535948, www.vintage1997.com, chiuso sabato a pranzo e domenica) che ha anche un dessert a forma di igloo dedicato a Mario Merz, Al Gatto Nero (Corso Filippo Turati 14, 011590477, www.gattonero.it, chiuso domenica), Caffè San Tommaso 10 (Via S. Tommaso 10, 011534201, www.santommaso10.com, chiuso domenica) che sta proprio dentro quella vecchia ex drogheria che vide iniziare le attività di Luigi Lavazza e Magorabin (Corso San Maurizio 61, 0118126808, www.magorabin.com, chiuso domenica e lunedì a pranzo).
Passando alle trattorie non è possibile dimenticare la mitologica e sempre affollatissima Osteria Antiche Sere (Via Cenischia 9, 0113854347, chiuso domenica sera), tanto periferica quanto golosa, mentre la Trattoria Valenza (Via Borgo Dora 39, 0115213914, chiuso domenica e lunedi) non è certo da meno in quanto a tesori della tradizione culinaria piemontese tutta tajarin e bagnacauda. Per chi avesse voglia, però, di abbandonare le mete storiche per qualche nuova apertura, la meta non potrà che essere Consorzio (Via Monte di Pietà 23, 0112767661, chiuso sabato a pranzo e domenica) trattoria innovativa dove con 30 euro ci si accaparra un menù degustazione che ha poco da invidiare a posti che costano il doppio.
Capoverso finale per gli amanti della pizza. A Torino due nomi sopra a tutti: Gennaro Esposito (Via Passalacqua 1g, 011535905, chiuso sabato a pranzo e domenica) dove gustare pizza napoletana doc e Le Rondini (Piazza della Repubblica 1, 0114338743, www.le-rondini.net, chiuso domenica sera) dove potrete ordinare anche un eccellente risotto: i proprietari sono gli stessi che producono l’Acquarello, un riso italiano considerato tra i migliori al mondo e largamente utilizzato dai più grandi chef.
Naturalmente, mai come in questo caso, lo spazio dei commenti sarà territorio di caccia per tutti i gastrofanatici che vorranno andare oltre alle nostre segnalazioni, spigolando tra i consigli che i lettori vorranno inserire direttamente…
[exibart]
Se volete godervi Torino (e le montagne) dall’alto, foschia permettendo, un salto a Superga è quel che ci vuole. Magari usando la cremagliera rimessa in sesto da quale tempo, e omaggiando il monumento ai caduti del Grande Torino. Per il pranzo, poco sotto c’è Bel Deui (Baldissero Torinese – via Superga, 58 – tel. 0119431719)
concordo con m.e.g. e rilancio… godetevi una gita alla Venaria!
…e poi gli aperitivi: di design? RIcreAZIONE, via Buozzi ang. via XX Settembre, i locali di piazza Vittorio (La Drogheria, Elena, Flora), dei Murazzi (Imbarchino per una cena a lume di candela sul fiume, e poi ” da Giancarlo”, ma SOLTANTO dopo le quattro di notte!!!), del Quadrilatero Romano, il Rossini (corso Regina Margherita 80/e dopo cena), il thè da Olsen (via S.Agostino 4b), i meravigliosi caffè storici (Mulassano, Baratti per dirne due di una decina!!), l’imperdibile Bicerin, “cioccolateria” preferita già dalle dame di fine 700 e da Cavour!!! …divertitevi….