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Ci sono grandissime aspettative: è probabile che “Ettore e Andromaca”, olio su tela di 90x60cm, dipinto da Giorgio De Chirico tra il 1925 e il 1930, diventi l’opera del pittore italiano più cara del mondo. La batterà martedì prossimo (8 febbraio) Sotheby’s di Londra. Il prezzo di base per l’asta oscilla tra i 3,3 e i 4,8 milioni di euro. Una cifra già di partenza destinata ad avvicinarsi a quella del “Ritornante”, ex proprietà Yves Saint Laurent, battuta da Christie’s nel 2009 per oltre 11 milioni di euro. Alfred Barr, qualche decina di anni fa, quando era direttore del MoMa l’aveva definito «la più riuscita e potente versione di un mito mai realizzata da De Chirico».
L’opera arriva da una collezione privata dopo essere stata in mostra dal 1965 al 1983 al museo Fitzwilliam di Cambridge. L’attuale proprietario l’aveva acquistata sempre da Sotheby’s nel 2009 a New York. De Chirico sarà in compagnia di un monumentale Joan Mirò, Klimt, Otto Dix, Monet e Magritte. Un bel nucleo che probabilmente, in tutti i modi, racimolerà somme cospicue. (m.b.)