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Bandi internazionali per i musei “autonomi” della Riforma Franceschini. «L’Italia volta pagina. Grazie a questo significativo cambiamento dell’organizzazione del sistema museale e al forte investimento sulla valorizzazione che ne consegue, il patrimonio culturale torna ad essere al centro delle scelte di governo», ha dichiarato il Ministro oggi, dopo la firma del Decreto.
18 poli museali e due le aree archeologiche che avranno autonomia: Pompei, Ercolano e Stabia con Colosseo e Area Archeologica di Roma insieme a Galleria Borghese, Uffizi, GNAM, Gallerie dell’Accademia di Venezia, Museo di Capodimonte, Pinacoteca di Brera, Reggia di Caserta, Galleria dell’Accademia di Firenze, Galleria Estense di Modena, Galleria Nazionale d’arte antica di Roma, Polo Reale di Torino, Museo Nazionale del Bargello, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e di Taranto, Paestum, Palazzo Ducale di Mantova e Palazzo Reale di Genova, più una serie di 17 Poli regionali che, come ormai abbiamo imparato, dovranno impegnarsi per favorire il dialogo continuo fra realtà museali pubbliche e private di vari territori, per un’offerta integrata al pubblico.
I bandi internazionali? Partiranno già nei primi mesi dell’anno nuovo e, si promette, “i nuovi direttori saranno ricercati tra i massimi esperti in materia di gestione museale e saranno soggetti a procedure molto rigide di selezione da parte di una commissione composta da esperti di chiara fama ed elevato livello scientifico”.
Vedremo, anche perché i neo direttori dovranno anche consentire un’immediata messa in gara dei servizi di tutti i musei statali.
Ecco l’ultimo regalo dell’anno di Franceschini, e noi non possiamo che fare gli auguri per quello che sarà il futuro di alcune delle realtà italiane più importanti del mondo.