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Sarà al braccio di Catterina Seia, vicepresidente della torinese Fondazione “Medicina a Misura di Donna” e direttrice de “Il Giornale delle Fondazioni”, Francesco Fratta, delegato alla Cultura dell’Unione Italiana Ciechi, e docente di filosofia, domani a Palazzo Madama.
Un incontro speciale, da un’altra prospettiva, che affronterà lo scalone di Palazzo Madama, uno dei capolavori dell’architetto siciliano Filippo Juvarra, realizzato nel 1718 su volere di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours.
Potrà sembrare strano, forse un poco bizzarro, affidare a un ipovedente (Fratta ha perso la vista all’età di sette anni) l’incontro con un’opera architettonica, e invece sarà esattamente il contrario: «Si parla sempre di accessibilità alla cultura, spesso non rendendosi conto che i primi “ciechi” in grado di non vedere il bello che ci circonda siamo noi – afferma Seia – Così come il geniale fotografo Evgen Bavčar riesce a raccontare la luce dal buio, così Fratta permetterà il vedere lo scalone di Juvarra attraverso un aumento dell’attenzione e del coinvolgimento dei sensi: saremo guidati nella luminosità dello spazio scenografico attraverso una nuova relazione con l’ambiente».
Scolpito nella pietra di Chianocco e modellato nello stucco con tenui tinte pastello, esempio perfetto di rococò europeo, lo scalone è uno spazio a misura d’uomo, anche quando il luogo assume toni monumentali, che vive e si trasforma a seconda delle ore e delle condizioni climatiche della giornata.
Un appuntamento che la dice lunga sui percorsi di accessibilità museale, che durante i dieci minuti dello speed date avrà anche un servizio di interpretariato LIS – Lingua Italiana dei Segni, a cura dell’Istituto dei Sordi di Pianezza. E se è vero, come riportato dai dati dell’Associazione LIA – Libri Italiani Accessibili, che mettono a disposizione qualcosa come 3mila titoli per non vedenti, che questi ultimi leggono 3 volte di più delle persone “normodotate”, finalmente si potrà davvero vedere una delle parti più incredibili di Palazzo Madama. Appuntamento alle 11.30, con la massima puntualità.