È un progetto nato a Torino dalla collaborazione tra artisti che si propone di attivare, attraverso un programma di residenze e scambi internazionali, una modalità inedita di approfondimento sull’operare artistico e sul ruolo dell’artista nella società. Con l’intento di recuperare un dialogo tra artisti volto a focalizzare l’attenzione sulla comprensione profonda della poetica del lavoro.
Diogene_bivaccourbano – questo il titolo dell’iniziativa – si pone all’interno del panorama di residenze internazionali con una precisa intenzione: abitare e lavorare sfruttando gli spazi interstiziali della città. Attraverso un bando di concorso, aperto a tutti gli artisti operanti nel settore specifico delle arti visive, senza restrizioni di genere o tecnica, gli artisti membri dell’Associazione Diogene hanno selezionato l’artista che sarà ospitato nel mese di ottobre all’interno di un piccolo modulo abitativo – il Bivacco – costruito in uno spazio “interstiziale” della città. L’artista selezionato per la prima edizione della residenza è il cinese
Pak Sheung Chuen (Fujian, 1977 – vive e lavora tra Hong Kong e New York). Il luogo prescelto per la costruzione del Bivacco è situato in un’area adiacente al ponte sul Po, in Piazza Gran Madre. La selezione – su un centinaio di domande di partecipazione – è stata effettuata da una commissione composta dai responsabili del progetto Diogene (
Donato Canosa, Ludovica Carbotta, Andrea Caretto, Manuele Cerutti, Sara Enrico, Davide Gennarino, Luca Luciano, Laura Pugno, Andrea Respino, Raffaella Spagna, Monica Taverniti, Cosimo Veneziano). Durante il periodo di residenza a Torino, Pak Sheung Chuen sarà ospitato all’interno del Bivacco che diventerà suo luogo di vita e lavoro, sperimentando in tal modo una peculiare modalità di interazione con l’ambiente urbano e la sua comunità.
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che cavolata. l'ennesimo modo per prendere due soldi...ebbravi sti artisti!! ma perchè non fate veramente gli artisti? ma per favore.
la penso come sopra!
Concordo : l'ennesima inutile iniziativa di effimera e concettualoide arte pubblica promossa dai vari a.titolo, artegiovane etc. con gli artisti a fare da paravento. Ennesime risorse sottratte ad altre ben più solide realtà torinesi e piemontesi che si arrabattano con due lire, ma nella "capitale dell'arte contemporanea" la programmazione è pura utopia
forse non avete capito lo spirito dell'iniziativa!!! conosco chi ha ideato il progetto sono solo artisti che hanno fatto tutto quanto da soli, chiedendo sostegno e aiuto economico ai dovuti enti per poter REALIZZARE UNA LORO IDEA, si sà senza soldi non si fa nulla, ma tutto finalizzato per l'artista che ha vinto il bando!!!!
prima di commentare informatevi bene
quando nasce qualcosa c'è sempre qualcuno che non fa nulla e che deve dire la sua...pazzesco viva l'italia. invece di sostenere l'arte giovane italiana pensiamo sempre a "REALTA' PIU' SOLIDE" che tanto non fanno una beneamata mazza per la sincerità artistica bravi ma che certo danno una nomea...buona cosa...ma immergetevi o forse non sapete respirare nuotando?!o peggio non si vuole imparare a nuotare e ci si arrocca.piu che altro mi sa che nessun artista italiano con questa bella mentalità ha voluto provare ad interessarsi al progetto tanto dietro non appare la solita galleria che ti da visibilità..viva queste idee nuove e il coraggio di chi le promuove in modo solitario.
Basquiat è chiaro che tu non sai nulla di Torino quindi documentati
bivacco urbano è un piano ben riuscito...e io adoro i piani ben riusciti!
grande basquiat! Non serve essere di Torino per capire quando chi parla lo fa solo perchè non ha saputo fare nulla di decente e gli rode vedere che chi lavora bene ottiene buoni risultati.
bravi ragazzi continuate così!
Cara Betti io di iniziative a Torino ne ho promosse tante, evidentemente per voi non ho il diritto di criticare progetti di arte pubblica che non mi convincono