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Iran, 1953. Sullo sfondo tumultuoso del colpo di stato appoggiato dalla CIA, i destini di quattro donne confluiscono in uno splendido giardino di campagna dove trovano indipendenza, conforto e amicizia”.
È questo il contesto che fa da sfondo a
Women Without Men, il primo lungometraggio della famosa videoartista iraniana
Shirin Neshat, premiato col
Leone d’Argento per la miglior regia alla 66°
Mostra del Cinema di Venezia.
Ora il film esce dalla ristretta cerchia dei cinefili e specialisti veneziani, per la gioia dei molti fans dell’artista, dal 1979 – rivoluzione islamica – in volontario esilio negli Usa: arriva infatti dal 12 marzo la distribuzione nelle sale, preceduta da una serie di anteprime alla presenza della regista. Si parte sabato 6 marzo a Bologna, in collaborazione con il Mambo, poi il 7 marzo a Napoli (Madre), l’8 marzo a Roma (Macro), il 9 marzo a Firenze (Lo Schermo dell’Arte), il 10 marzo a Torino (Galleria Noire).
Dal 2003 la Neshat è impegnata nell’ambizioso progetto video/cinematografico in due parti, basato sul romanzo – pubblicato nel 1989 –
Donne senza uomini, della scrittrice iraniana
Shahrnush Parsipur. I cinque singoli video del progetto –
Mahdokht (2004),
Zarin (2005),
Munis (2008),
Faezeh (2008) e
Farokh Legha (2008) – sono stati recentemente assemblati in un’unica installazione in più stanze e presentati in Danimarca, Cina, Grecia.
Mentre realizzava i video l’artista ha anche lavorato al lungometraggio, che trae spunto sia dal romanzo che dai video, “
caratterizzato da una narrazione onirica che intreccia le vicende personali delle protagoniste con le sollevazioni politiche nella Teheran del 1953, periodo in cui è ambientato il romanzo della Parsipur”.
link correlati
www.donnesenzauomini.it[exibart]
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un capolavoro!!!!