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Secondo appuntamento oggi, con “La Gorgone e gli Eroi” di Giulio Aristide Sartorio nell’ambito degli appuntamenti con “Visti da Vicino – Conversazioni con le opere d’arte-” un’iniziativa promossa dal FAI con la Gnam di Roma.
Un incontro per riscoprire opere già note illustrate in un’ottica diversa. Stefania Periotto illustra gli aspetti stilistici, storici e sociologici de “La Gorgone e gli eroi” di Sartorio, dipinto del 1897, in cui il pittore esprime la sua passione per il paesaggio di tipo inglese e l’amore per la classicità michelangiolesca nei corpi umani. Simbolista dallo stile solenne è accomunato ai successivi due artisti che verranno presi in visione (sabato 18 Alberto Burri e martedì 21 Antonio Canova) proprio dall’enfatismo che si presta al dialogo tra pubblico e opera.
Il “Grande Rosso” di Burri, esplorato sabato seguendo le parole di Barbara Martusciello è forse una delle opere più accattivanti non solo dell’artista umbro ma del Novecento tutto. Datata 1964, è un’opera plasmata dalla plastica fusa dalla fiamma ossidrica che l’artista ha usato come in un corpo-a-corpo con la materia. L’opera, danneggiata da un atto vandalico che coinvolse più sale della GNAM, venne restaurata nel 1978 grazie alla consulenza dello stesso artista che fornì anche un campione di materiale plastico originale che fu usato per reintegrare i lembi lacerati del corpo dell’opera. Ultimo appuntamento invece con “Ercole e Lica” di Antonio Canova martedì prossimo. Anche in questo caso il gruppo scultoreo in marmo eseguito dall’artista tra il 1795 e il 1815 si presta non solo a una digressione teorica ma anche empatica ed emozionale, in un rapporto costante il sentire dello spettatore e la necessità dell’artista. Un modo ulteriore per un “video insight” meno psicologico ma più teorico. Le “presentazioni” si svolgono alle ore 16.30 e 17.30 e durano circa 40 minuti. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti e le prenotazioni sono effettuabili a partire dalle ore 15.30 nel giorno di ogni “conversazione”.