16 aprile 2013

Duecentotrenta “Copertine” per inaugurare un nuovo spazio veneziano. Marignana/arte comincia con Stefano Arienti, a poche ore dall’opening della Biennale

 

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Stefano Arienti, Copertine, 2012 argilla e traforatura su fotocopie, foto Niccolò Gandolfi
Un inizio che promette molto bene quello della galleria Marignana/arte, che aprirà i battenti a Venezia, zona Dorsoduro, a poche ore dall’esplosione Biennale in città. Sabato 25 maggio sarà infatti Stefano Arienti con le sue Copertine a inaugurare la nuova galleria, nello stesso sestiere che ha tra le sue mura anche la collezione Guggenheim e che dagli anni Sessanta aveva attirato le avanguardie artistiche in città con Emilio Vedova, Armando Pizzinato, Tancredi Parmeggiani, Edmondo Bacci, Léon Gischia e la stessa Peggy Guggenheim. Un sintomo di continuità, anche in riferimento agli spazi di Punta della Dogana e della Fondazione Vedova, La recente apertura al pubblico degli spazi di Punta della Dogana e della Fondazione Vedova. Ma cosa proporrà la galleria Marignana? Un programma di mostre davvero contemporanee e simultaneamente un “archivio” per la documentazione, attraverso libri, cataloghi, opere grafiche, di quanto accade nel circuito internazionale dell’arte. Una prima volta che è anche proseguo ideale rispetto alla recente mostra di Arienti alla Bevilacqua La Masa, dove le Copertine rivelano le immagini dei volumi di una ideale “biblioteca”, in una installazione ambientale costituita da 230 fogli di carta traforata. Un ulteriore bilico tra pittura e scultura, come avviene attraverso la foratura dei dischi in vinile e gli esperimenti con le formelle di terracotta. Un bel modo per iniziare la folle settimana veneziana con qualche giorno di anticipo. 

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