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E se Salvo Nastasi, padre-padrone del Mibact, se ne va a Bagnoli? Polemiche, e mancati concorsi

di - 21 Luglio 2015
42 anni, una già lunga carriera al Mibac alle spalle, e ora un nuovo incarico che sembra già definito, e che attende solo l’ultima mossa della mano di Matteo Renzi: commissario per la bonifica di Bagnoli, Napoli. Parliamo di Salvo Nastasi, già Direttore generale, con l’incarico di responsabile degli spettacoli dal vivo. Due posizioni che interferiscono e interferiranno, perché sul ruolo di Nastasi al Mibact, che scade il 1 agosto, pare ci sia un’altra ferrea volontà: quella di tenere lo stesso Nastasi lì dov’è, senza gare, senza bandi di concorso.
«Dopo ben 11 anni di dominio incontrastato con sommatorie di pari altri incarichi e con qualifiche di funzionario, sembra ora approdare all’incarico di commissario governativo per Bagnoli, come se senza l’apporto di costui, non sarebbe possibile andare avanti per la nostra tanto bistrattata Pubblica Amministrazione», tuona il Segretario Nazionale della CONFSAL-UNSA Beni Culturali, Giuseppe Urbino. Già, perché Nastasi, genero del Presidente del Castello di Rivoli Giovanni Minoli, era stato uno degli “intoccati” nell’assegnazione delle 12 posizioni per le Direzioni Generali, lo scorso dicembre, insieme Nicola Borrelli (Cinema) e Onofrio Cutaia (Turismo), confermandosi l’evergreen dei direttori, ex capo di gabinetto di vari Ministri, tra cui Sandro Bondi, e vera potenza del Mibact, con il suo Fus (Fondo Unico dello Spettacolo) che solo nel 2013 aveva gestito un budget di poco meno di 400 milioni di euro.
Continua Urbino: «Per assicurare la continuità dell’azione amministrativa al MiBACT avrebbero dovuto già emettere il bando. Probabilmente il Ministro Franceschini attende l’input di Renzi per assicurare la sua completa attenzione alla politica governativa».
Negli anni Salvatore “Salvo” Nastasi è stato anche nel coordinamento del gruppo di lavoro istituito per la costituzione della fondazione “Museo Egizio di Torino” e nel commissariato straordinario della fondazione lirico-sinfonica “Maggio Musicale Fiorentino” oltre che, dal 2007 al 2011, commissario del Teatro San Carlo di Napoli per il risanamento organizzativo e finanziario dell’ente. Sarebbe quindi la “persona giusta”, nonostante i contrari al commissariamento dell’area flegrea De Magistris e De Luca? Bene o male Nastasi sembra già aver trovato un nuovo posto, mentre si attende la sua uscita dal regno del Ministero dei Beni Culturali. Forse.

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