Ferragosto a Milano? Niente paura, perché Yuval Avital, artista-compositore in scena alla Fabbrica del Vapore con la sua “Alma Mater” fino alla fine del mese, ha un programma tutto per voi, decisamente orientale.
Saranno infatti le Filippine ad essere in scena, in un dialogo con la mostra.
Perché? Perché si tratta di una popolazione “incantata” e allo stesso tempo vittima di una grande crisi: tradizioni millenarie germogliate e prosperate in oltre settemila isole dell’Oceano Pacifico, e un fenomeno migratorio tra i più marcati del nostro tempo: persone, spesso donne e madri, costrette a nascondere la propria diversità, a farsi invisibili, impiegandosi in ruoli di servizio anonimi che assecondano le aspettative delle società di approdo. E così, le donne, ancora una volta saranno al centro della poetica del musicista israeliano: al centro dell’installazione, all’interno del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, disposte nei tre cerchi, tre generazioni di cantastorie T’boli (nonna, madre e nipote), rappresentanti di chi vive ancora nei luoghi originari della propria cultura, regaleranno al pubblico i frammenti di tradizione vocale della loro isola remota, in un dialogo che si raddoppia tra passato, presente e futuro.
Ma non è tutto, perché oltre alla poesia della voce, a Milano arriverà anche la Sinulog street parade, uno dei più importanti festival della tradizione filippina, incontro che introduce e approfondisce i contenuti della cultura dell’arcipelago e che prosegue nella bellezza, nonostante un conflitto spesso, più che invisibile, ignorato dall’occidente.
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