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Bufera sulla Giostra della Quintana di Foligno. Stavolta il motivo del contendere non sono le solite schermaglie fra contradaioli, ma proprio lo «straccio», il palio che premierà il vincitore della Giostra di rivincita del 18 settembre. Sì, perché l’opera dell’australiana (di stanza a Trevi) Virginia Ryan, una provocatoria elaborazione fotografica digitale, pare non essere piaciuta quasi a nessuno. E subito la competizione si è spostata dal «Campo de li Giochi» alla critica, d’arte e di costume… In verità, per il momento, i fautori del ritiro del palio incriminato («armati» anche di un sito internet, www.centolire.net), sembrano prevalere, forti anche un fresco precedente: lo scorso anno infatti un’analoga diatriba portò al ritiro del palio proposto dall’americano Jeffrey Isaac, che rappresentava San Feliciano, patrono di Foligno, nudo in groppa al suo destriero… (m. m.)
[exibart]
secondo me non è niente male stò lavoro!!
il palio e’ una cosa seria e non puo’ essere fatto da finti artisti sopratutto stranieri…..
Interessante prospettiva quella di vedere come l’arte contemporanea possa penetrare nella mentalità di provincia, perlopiu, attraverso il Palio della Giostra della Quintana.
Certo è che a Foligno, in pochi hanno “l’occhio allenato” per scardinare l’idea comune di palio che si perpetra da anni e ,ancor peggio, ci sono i nostalgici tradizionalisti che gridano all’anacronisticità dell’opera…(perchè gli altri erano attinenti al 1600?!?)
Io credo che artisticamente parlando, nessuno dei precendenti era migliore o peggiore di questo….
in arte tutto è concesso e se si è deciso di dare una svolta all’iconografia del palio ben venga!!! Comunque per tutti noi quintanari, l’obiettivo è sempre stato di VINCERLO, “LO STRACCIO”, non di GIUDICARLO!!!
E se proprio si vuole parlare di caso artistico, ricordiamoci che siamo nella Provinciale Foligno e che l'”Effetto-Cattelan” non è poi così difficile da ottenere….
Forza Giotti!
Essendo la Quintana una manifestazione storica, il Palio deve essere la sua espressione e da quanto mi è dato di ricordare nel 1613 non vi erano ancora le macchine fotografiche…Sul valore e la bellezza dell’opera non si discute; sta di fatto che questa non era idonea allo spirito della manifestazione. Quello che più di tutto ha addolorato i folignati e soprattutto il popolo quintanaro è che chi aveva il potere decisionale non ha fatto nulla in barba a tutto e tutti, come se fosse una festa privata e per pochi…cosa che invece non è…