Fotografa il ricordo e l’assenza, Shimon Attie ed è lui stesso a dire che è come togliere la carta da parati dell’attualità per rivelare le storie che sono sotto.
Questa sera, alle 21.00 presso la Sala Conferenze della Facoltà di Architettura di Roma 3 (ex Mattatoio di Testaccio) il fotografo americano spiegherà uno dei suoi lavori più celebri The writing on the wall – Berlin Germany, in cui le immagini delgi ebrei berlinesi prima del secondo conflitto mondiale sono proiettate sui muri e quindi rifotografate.
Una memoria che non si dissolve.
L’incontro fa parte della serie di Lectures organizzate nell’ambito di FotoGrafia – I Festival Internazionale. Prima di Attie, gli incontri con Orlan (24 maggio) e Kapucinsky (25 maggio). (maria cristina bastante)
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